Inter, Amarcord nerazzurro: Ronaldo il ‘Fenomeno’ con una macchia

Ronaldo (Getty Images)

AMARCORD INTER RONALDO / Diciottesimo e ultimo appuntamento con ‘Amarcord nerazzurro’, rubrica di Interlive.it. Oggi parliamo dell’amatissimo e odiatissimo Luis Nazario da Lima, meglio noto come Ronaldo.

Inter, Amarcord nerazzurro: Ronaldo il ‘Fenomeno’ con una macchia

Il ‘Fenomeno’ è nato a Rio de Janeiro il 18 settembre 1976, terzo figlio di Nelio Nazario de Lima e Sonia dos Santos Barata. Saranno proprio loro a soprannominarlo ‘Ronaldo’, dandogli il nome del medico Ronaldo Valente, che fece nascere il bambino.
Scoperto da Jairzinho, ex centrocampista del Brasile Campione del Mondo nel 1970, mentre giocava nel São Cristóvão, nel 1993 viene acquistato dal Cruzeiro. Dopo aver disputato due campionati per un totale di 34 presenze e 34 reti, ecco il passaggio in Europa, agli olandesi del Psv Eindhoven dove si fa notare dal Barcellona che lo porta nella Liga appena due anni più tardi, nel 1996. Nella Liga avviene la sua consacrazione con 34 reti in 37 partite e l’innamoramento di Massimo Moratti che, nonostante il tentativo del Barcellona che gli rinnovò il contratto lo acquistò pagando la clausola da 48 miliardi di vecchie lire, più 3 di indennizzo alla Fifa.

Nell’estate del 1997 arriva quindi all’Inter tra gli entusiasmi di tutto il popolo nerazzurro, ma il suo esordio in campionato viene offuscato da Recoba, che con una doppietta spettacolare regala la vittoria in rimonta sul Brescia. Poco male perché il ‘Fenomeno’ brasiliano avrà modo di rifarsi e al termine di quella stagione saranno ben 25 i gol segnati in 32 partite. Nonostante questo score, oltre al primato per un giocatore esordiente nel nostro campionato, questa performance non bastò a regalare all’Inter lo Scudetto e a lui di vincere la classifica cannonieri dove viene battuto dal giocatore tedesco Olivier Bierhoff dell’Udinese, che con i suoi gol portò la squadra friulana addirittura al terzo posto in campionato, dietro appunto a Juventus e Inter. La delusione per la mancata vittoria in campionato venne mitigata dalla conquista della terza Coppa UEFA di cui Ronaldo fu protagonista: memorabile il suo gol nella semifinale contro lo Spartak Mosca su un campo terribile, ma dove lui sembrava trovarsi lo stesso a suo agio:dopo aver duettato nello stretto con Zamorano, saltava con eleganza difensori e portiere prima di depositatre la palla in rete. Nella finale del parco dei principi di Parigi contro la Lazio dopo che Zamorano e poi Zanetti avevano fulminato la formazione di Sven Goran Eriksson, Ronaldo partito sul filo del fuorigioco puntò Marchegiani palla al piede facendolo andare a terra con una finta siglando poi il gol del definitivo 3-0.

Dopo il Mondiale in Francia perso in finale per 3-0 dal Brasile contro la Nazionale di casa, il ‘Fenomeno’ sarà sempre meno campione, funestato dai continui infortuni al tendine rotuleo. Dal campionato 1998/99 fino al campionato 2001/2002 culminato con la disfatta del 5 maggio, sconfitta per 4-2 contro la Lazio, Ronaldo raccoglierà soltanto 36 presenze e 24 gol in maglia nerazzurra con addirittura 0 presenze nel campionato 2000/01. Al termine della stagione 2002 e proprio nell’ultimo giorno di mercato verrà ceduto, per via (e non solo) degli attriti con il tecnico Hector Cuper (“scegli lui o me”, disse a Moratti anche se la decisione di andar via era già stata presa), al Real Madrid che lo pagò 45 milioni di euro. Se con la squadra nerazzurra si è dovuto accontentare di una semplice Coppa Uefa, discorso diverso merita la nazionale dove si è tolto delle belle soddisfazioni. Nel 1994 faceva parte della spedizione verde-amarelo che vinse, ahinoi, proprio contro l’Italia ai calci di rigore il quarto Mondiale e nonostante il giovane calciatore non giocò nemmeno un minuto, poté lo stesso aggiungere questo trofeo ai tanti vinti. Dopo la finale persa nel 1998 con la Francia, nel 2002 fu invece protagonista della vittoria finale della squadra sudamericana, oltre ad essere il capocannoniere di quel torneo giocato in Corea e Giappone con 8 reti. L’ultimo mondiale quello del 2006 fu meno fortunato visto che il suo Brasile venne estromesso nei quarti di finale dalla Francia, che sarà poi battuta in finale ai calci di rigore dall’Italia. Grazie alle sue quattro partecipazioni ai Mondiali di calcio il campione raggiungerà la cifra di 15 reti totali, diventando fino al 2014 il miglior marcatore della manifestazione iridata. Dopo Olivier Bierhoff che nel 1998 gli tolse la gioia di essere capo cannoniere nel campionato italiano, sarà un altro tedesco, Miloslav Klose, a sopravanzarlo di un gol ai mondiali anche grazie all’incredibile debacle del Brasile, che nella semifinale contro la Germania venne sconfitto per 7-1.

Nel gennaio 2007 avvenne quello che nessun tifoso interista si sarebbe aspettato dal campione brasiliano, specie dopo lo smacco di quella fuga nell’estate del 2002: il passaggio al Milan. Nel derby dell’11 marzo 2007 esultò pure sotto la curva interista dopo il gol del momentaneo vantaggio rossonero. Nella ripresa prima Cruz e poi Ibrahimovic ribalteranno il risultato, ma quell’esultanza non piacque, per usare un eufemismo, ai tifosi nerazzurri che non gliel’hanno ancora perdonata. Bisogna dire che ultimamente la situazione tra la tifoseria interista e Ronaldo si è molto ammorbidita, in particolare dopo le sue dichiarazioni su Calciopoli e nei confronti della Juventus, che gli scippò lo Scudetto per ben due volte e in entrambi in maniera molto discutibile. Ronaldo si è ritirato nel 2011 con la maglia del Cruzeiro. Nonostante gli infortuni nelle cinque stagioni in cui è stato all’Inter, che lo hanno costretto a giocare meno della metà delle partite, il ‘Fenomeno’ ha comunque segnato 59 reti tra campionato e coppe, lasciando un segno indelebile nella Milano interista ma anche nel calcio italiano.

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