Bonolis: “Conte in nerazzurro è una soluzione, non un problema”

Inter, il noto presentatore Paolo Bonolis ha voluto dare un parere sia sul campionato italiano, che soprattutto sulla sua squadra e sulla sfida di domenica con la Juve

Bonolis, noto tifoso dell’Inter (Getty Images)

INTER BONOLIS INTERVISTA/ Il noto presentatore Paolo Bonolis, è stato intervistato da SoccerMagazine e naturalmente ha dato un’opinione sia sul calcio italiano, che soprattutto sulla sua squadra. Queste le sue prime dichiarazioni: “A vincere in Italia è sempre la stessa società, che non è di proprietà straniera. È una società forte, che è costruita sulle fondamenta di quella che è forse la prima azienda italiana. Invece l’avvento di alcune proprietà straniere in Italia è figlio di una necessità di investimenti che altrimenti altre società italiane credo non potrebbero fare per tenere quelle società ad un livello di calcio, di qualità di spesa e di giocatori con le altre squadre europee importanti. Suning viene per alimentare un marchio cinese importante, per sfondare anche in Occidente con quel marchio e ha scelto come volano pubblicitario anche la FC Internazionale. Niente di male se si porta del denaro in Italia che produca anche lavoro. La realtà è che per il momento mi sembra che ci siano ancora della diffidenza e degli interessi nazionali abbastanza oscuri che non permettono a questa imprenditorialità di essere attiva su quello che vorrebbe fare”. Gli hanno chiesto, cosa ha fatto in più l’Inter rispetto al Milan per crescere e lui ha detto sibillino: “Tutto!”. Non poteva mancare una domanda sulla sfida tra Inter e Juve di domenica, la prima di Antonio Conte sulla panchina nerazzurra e lui ha detto: “Il problema non è Conte in nerazzurro, il problema è la rosa della Juventus. Conte in nerazzurro è una soluzione, non un problema. La rosa della Juventus è molto importante, l’Inter ha invece due o tre toppe che devono essere messe. Ha due giocatori che sono in grado di gestire la palla a livello di impostazione del gioco che sono Marcelo Brozovic e Stefano Sensi. Laddove per una ragione di turnover, di stanchezza, di squalifica, di infortunio o quel che sia uno dei due viene meno ecco che ne rimane uno che può raccontare il calcio e fare geometrie. Ne servirebbe un altro, altrimenti torniamo alla situazione dello scorso anno dove essendo solamente Brozovic quello che costruiva, soffocato lui è soffocato il gioco della squadra, che in piccola parte è quello che è successo ieri sera quando è entrato Arturo Vidal per soffocare l’iniziativa di Brozovic. L’Inter ha bisogno di un attaccante in più di peso, in assenza di Romelu Lukaku probabilmente anche un altro centravanti. Risolte queste tre importanti figure di sostegno agli undici titolari, per come sa farla giocare e come sa farla pensare Conte, l’Inter è in grado di mettersi al passo di tutte le altre. Finché c’è questo piccolo gap dobbiamo augurarci che non sia necessario dover sostituire, cambiare o ragionare su formule differenti dai 12-13 titolari effettivamente di medesimo livello che ha l’Inter nella rosa”.

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