Da Icardi a Conte e Inzaghi: ha sempre ragione Marotta

Cos’era prima e cos’è l’Inter da quando è arrivato Beppe Marotta. Difficile trovare una scelta sbagliata da Icardi ad oggi

Disprezziamo la gestione un po’ bulgara della ‘comunicazione’ Inter imposta da Marotta, ovvero l’impossibilità di fare spesso vere domande (non partecipiamo alle conferenze stampa di Appiano, la prima di Conte fu surreale, ma siamo comunque interessati alla materia da spettatori coinvolti) quando se ne ha l’occasione, di fare insomma il proprio mestiere, però allo stesso tempo siamo stati e siamo tutt’ora più marottiani dello stesso Marotta nonché dei suoi cortigiani.

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Beppe Marotta ©Getty Images

Con soddisfazione, anche personale, possiamo dire senza alcun dubbio che dal suo arrivo ad oggi l’ex Ad della Juventus non ha sbagliato praticamente un colpo. Dalla gestione del caso Icardi alla scelta di Conte, fondamentale per riportare l’Inter al vertice, andata di pari passo con la decisione di chiudere il ciclo Spalletti a prescindere di come sarebbe finita la stagione, passando per la conduzione di un anno complicato (quello dello scudetto) e di un’estate pure peggio tra l’incertezza più totale anticipata dalla giusta scelta di Inzaghi: un altro dirigente sarebbe crollato, l’Inter senza Marotta (vanno riconosciuti i meriti anche ad Ausilio, l’ideale numero due, per il mercato post Hakimi-Lukaku) non sarebbe quella che è ora. Una squadra, nonostante la burrasca, agli ottavi di Champions e in scia scudetto. Il sospetto fondato è che, in ogni caso, abbia sempre ragione Marotta.

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