Moratti: “Vedrete che alla fine nessuno oserà demolire il nostro tempio”

Inter, l’ex presidente Massimo Moratti ha parlato della sua squadra in una lunga intervista tra passato e presente

Massimo Moratti ©LaPresse

L’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti, è stato intervistato dal ‘Corriere della Sera’ per parlare della situazione in casa Inter tra presente e naturalmente passato.

Si parte da Calciopoli. L’exbandiera nerazzurra Sandro Mazzola ha raccontato di aver lasciato l’Inter perché lui si consultava con Moggi e Moratti ha rivelato: “Non è andata così. È vero che Moggi voleva venire all’Inter, e io non gli ho mai detto esplicitamente che non lo volevo; ma non l’avrei mai preso”.

E poi ne ha spiegato il motivo: “Perché la Serie A era manipolata; e noi eravamo le vittime. Doveva vincere la Juve; e se proprio non vinceva la Juve toccava al Milan. Una vergogna: perché la più grande forma di disonestà è imbrogliare sui sentimenti della gente”.

Capitolo Suning, gli hanno chiesto come terminerà questa situazione e lui ha risposto: “Forse arriverà un fondo americano. Ma attenti alla speculazione. Il calcio non è costruito per fare soldi. Gli americani vorrebbero trasformarlo in spettacolo. Show-business. Ma non so se in Italia sarà mai possibile”.

L’ultima domanda, ha riguardato la costruzione del nuovo stadio e Moratti è scettico e ha detto: “Non mi convince. Buttare giù San Siro sarebbe un delitto. Dice: così i club guadagnano 30 milioni l’anno. Ma cosa sono 30 milioni, rispetto alla storia? Vedrete che alla fine nessuno oserà demolire il nostro tempio”.

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