Sedici milioni mancanti, scontro con l’Inter: “Riserveremo ogni azione”

Frattura apparentemente insanabile quella tra l’Inter e la propria partnership. Ecco cosa fanno sapere i nerazzurri nel frattempo

Sono indubbiamente giornate caldissime quelle alle quali l’Inter si appresta a dover far fronte da un momento all’altro. I nerazzurri infatti, dopo essere stati alle prese in questi ultimi mesi con tutta una serie di situazioni da risolvere, non sono ancora riusciti a porre fine al tutto.

Beppe Marotta e Piero Ausilio ©LaPresse

Continua difatti a tenere banco in casa Inter la complicata situazione legata al caso Digitalbits. L’importante azienda di cripto-valute non a caso, in tutti questi ultimi mesi non ha praticamente mai risposto presente agli accordi sottoscritti precedentemente in passato assieme ai nerazzurri. In che maniera? Venendo meno ad alcuni pagamenti, che hanno da lì in poi costretto l’intera società della ‘Beneamata’ a rispondere in qualche modo. A seguito di quanto accaduto agli inizi di agosto infatti, l’Inter, dopo un’attenta serie di riflessioni, ha poi così deciso di rimuovere la scritta ‘DigitalBits’ da indosso le divise della squadra femminile e di quelle della Primavera (ma non solo). A tal proposito, ecco cosa fanno sapere direttamente da Appiano.

Inter, caso Digitalbist: ecco la ‘risposta’ dei nerazzurri

Terza maglia da gara Inter 2022-23 ©LaPresse

Stando a quanto evidenziato da ‘Calcio e Finanza’ in queste ultime ore infatti, è emerso fuori dal bilancio dello scorso 30 settembre che la ‘Digitalbits’ non ha praticamente mai e poi mai versato nelle casse dell’Inter: non soltanto gli 1,6 milioni di euro di bonus legati alla seconda posizione conquistata nello scorso campionato – oltre che al successo fatto registrare in Coppa Italia tra l’altro – ma soprattutto le prime due rate fatturate negli scorsi mesi di luglio e ottobre come sponsor di maglia per la stagione che è tutt’ora in corso (per un totale di 16 milioni di euro mancanti dunque). Una situazione a momenti impietosa, al punto che la stessa dirigenza nerazzurra – sempre stando a quanto riportato dai colleghi di ‘Calcio e Finanza’ – ha già fatto sapere tutto ciò: “Ci riserviamo tutte le azioni e i rimedi a tutela dei nostri interessi e diritti contrattuali e, nel frattempo, abbiamo rimosso i loghi del partner dal nostro sito web, cartelloni pubblicitari e maglie delle squadre del settore giovanile e femminile, mantenendo, al momento, la presenza dello sponsor sulla maglia della prima squadra”.

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