Focus sull’atteggiamento complessivo della dirigenza nerazzurra in relazione alla sessione invernale di mercato, conclusa senza nessuna operazione in entrata e in uscita ma con tanti dubbi sulla gestione Skriniar
Nonostante i tantissimi rumors trapelati nel corso delle ultime settimane nel tentativo di capire dove la dirigenza nerazzurra sarebbe andata a parare per ovviare alle poche criticità in rosa, l’Inter non ha concluso nessuna operazione di mercato in entrata nel corso di questa sessione invernale di mercato appena conclusa.
Da un lato c’è profondo dispiacere perché probabilmente un paio di volti nuovi avrebbero donato sana freschezza all’ambiente. Ma d’altro canto, il tecnico piacentino Simone Inzaghi non aveva mostrato volontà di avere con sé qualcuno che potesse fungere da tappabuchi. Non c’era alcuna urgenza o necessità impellente, visto che fronte cessioni non è stato consumato nulla. Neppure la tanto temuta cessione anticipata di Milan Skriniar, dietro compenso da parte del Paris Saint-Germain. Ma se all’Inter non si può assegnare un voto derivante da questa mancata operatività, è anche vero che la gestione dell’affare con i parigini per il cartellino del centrale slovacco è stata pessima.
Calciomercato, da Skriniar a Dumfries: Inter non pervenuta sul mercato
Skriniar era a tutti gli effetti uno degli elementi più importanti di cui disponeva Inzaghi ma non è stato fatto di tutto per trattenerlo. Ci si è affidati, forse bonariamente, sulla fiducia. Adesso si parla al passato perché dopo tutti gli avvenimenti, i cambi di rotta, le sorprese (anche in negativo), il calciatore non verrà visto più con gli stessi occhi nell’ambiente nerazzurro. Sarà un predestinato in esubero che può ancora tornare utile fino alla fine del campionato, nulla di più. La fascia da capitano verrà revocata in via definitiva, molto probabilmente, per essere ceduta a chi è convinto di restare.
Neppure dalla situazione legata a Denzel Dumfries sono trapelati dettagli significativi, se non il fatto che al suo cospetto non sono arrivate offerte degne di nota. Sul suo conto la dirigenza nerazzurra dovrà spendere qualche pizzico di energia in più la prossima estate, quando verranno definite la sua posizione e quella del collega di reparto Robin Gosens.