Il tecnico e la sua Inter si godono il loro vero e proprio mattatore. Pochissimi milioni spesi per lui ed un rendimento da paura. Il rinnovo passa anche da questo. I dettagli
L’Inter vince e convince, anche, in Coppa Italia e lo fa ‘buttando’ fuori l’Atalanta di Gian Piero Gasperini da questa competizione. Una prestazione nella quale tutta la squadra ha avuto modo di mettersi in evidenza, anche se c’è qualche altro elemento della rosa di Inzaghi, in particolare, che ha eccelso ancor di più.
Non solo Calhanoglu, de Vrij – riapparso, seppur in parte, quello degli scorsi anni – e Gosens…Ad aver trascinato un’altra volta l’Inter è stato proprio Matteo Darmian e l’ha fatto, non soltanto, senza perdere nemmeno un singolo contrasto di gioco, bensì siglando, anche, la rete che ha valso l’1-0 definitivo e che è poi stata definita nel finale di gara ‘alla Lautaro Martinez‘.
Piccola parentesi qui: il forte laterale ‘made in Italy’ è approdato all’Inter nell’ormai lontano 2020 tra mille critiche generali, non trovando, di fatto, sin da subito il supporto generale dell’intera ‘piazza’. Nonostante questo però, l’ex Manchester United ha saputo dimostrarsi, in qualsiasi circostanza, all’altezza della situazione. Basti pensare al semplice fatto che il classe ’89, oltre, ad aver fatto, sempre, il suo in campo, è, al tempo stesso, rimasto in silenzio anche, nel mentre, non è stato chiamato in causa: un atteggiamento da vero e proprio leader, insomma.
Al termine della gara di ieri, poi, c’è chi si è addirittura definito #Darmiansessuale – per modo di dire, chiaramente – con l’hashtag che ha finito per spopolare sul web nel giro di pochissime ore. Una volta giunti a questo punto, dunque, è cosa più che lecita dover fare tutta una serie di precisazioni sul suo conto.
Darmian ha letteralmente zittito tutti sul campo: è lui il miglior nerazzurro in rapporto qualità/prezzo. Il punto sul rinnovo
Come già preannunciato poco fa, Matteo Darmian si è presentato, per la prima volta, dalle parti di Milano nell’ormai lontano 2020 (quando, ancora, c’era Antonio Conte in panchina). La cosa ancor più sorprendente però, non è, solamente, la sua continuità di rendimento, bensì, la cifra per cui l’ex Torino è stato acquistato, in passato, dai nerazzurri.
Lo stesso classe ’89 è, infatti, stato ‘prelevato’ dal Manchester United per l’irrisoria cifra di 2,5 milioni di euro. Darmian su tutti, non a caso, si è rivelato alla fin fine – proprio per tutta questa serie di motivi – il miglior acquisto dell’Inter dal punto di vista del rapporto costo/resa. A dirla tutta, poi, il calciatore natio di Legnano – ad oggi in scadenza, ma ad un passo dal rinnovo – aveva raccolto in dieci anni di carriera soli 9 gol, mentre, in questi ultimi due anni e mezzo di Inter ne ha già messe a segno 8 di reti. Inzaghi ha, dunque, trovato ‘non solo’: un quinto a tutta fascia, un terzino di difesa e, all’occorrenza, anche braccetto di difesa – ruolo che ha ricoperto nelle ultime due, andando, per giunta, a segno contro l’Atalanta – ma anche un goleador. Sul rinnovo?
Beh, non possiamo far altro che dire, a questo punto, che Matteo Darmian, su tutti, ha dimostrato di meritare, per primo, il rinnovo che verrà ufficializzato tra pochissimo: dove è già stata, per l’appunto, trovata l’intesa sui 2,5 milioni di euro a stagione sino a giugno 2024. Il suo contratto è infatti stato ritoccato leggermente al ribasso rispetto ai 3,2 milioni che percepiva, inizialmente, grazie al decreto crescita. Nell’accordo è, inoltre, presente l’opzione per un’altra ed ulteriore stagione e manca, dunque, solamente l’ufficialità.