Paradosso Inter: secondo miglior attacco, ma c’è un problema gol

Dal post Mondiale più della metà delle reti segnate dai nerazzurri porta la firma di Lautaro Martinez. Il ‘caso’ Calhanoglu e non solo: l’analisi

L’Inter ha un serio problema con il gol, il che è un paradosso visto che vanta il secondo miglior attacco del campionato. 41 in tutto, come l’Atalanta. In testa, manco a dirlo, il Napoli con 54 centri. Un problema, nello specifico, con il gol ‘condiviso’, nel senso che non segna nessuno eccetto Lautaro.

Paradosso Inter: secondo miglior attacco ma c'è un problema gol
Lautaro Martinez – interlive.it

Se non realizza l’argentino, come ieri in casa della Sampdoria, la squadra di Inzaghi non porta a casa i tre punti. Tra gennaio e febbraio c’è riuscito solo con Napoli e Atalanta in Coppa Italia. Questo problema si è decisamente accentuato dal post Mondiale.

Il dato è molto più che allarmante: dei 13 gol totalizzati dai nerazzurri dalla gara contro la formazione di Spalletti, la prima successiva alla sosta per Qatar 2022, al derby, ben 7 portano la firma del Campione del Mondo. Più della metà.

Preoccupante poi il fatto che i restanti 6 siano stati messi a segno quasi esclusivamente da difensori: 2 Darmian, 1 Acerbi e Dimarco. Solo 2 da un altro attaccante, Edin Dzeko.

Problema gol: a secco anche i centrocampisti

Non segnano gli attaccanti, Lautaro escluso, ma non segnano neanche i centrocampisti. L’ultimo gol di Calhanoglu risale al 9 novembre, al ‘Meazza’ contro il Bologna. Il turco ‘paga’ lo spostamento di ruolo, perché da play ha sicuramente meno possibilità di calciare in porta e di inserirsi in area di rigore. Ieri lo ha fatto proprio con l’ingresso in campo di Brozovic (ultimo sigillo a settembre) e il conseguente suo dirottamento sulla trequarti. Non è un caso che quest’anno l’ex Milan abbia trovato solo due volte la porta.

Problema gol per l'Inter: Calhanoglu non segna da novembre
Calhanoglu in azione – interlive.it

Il terzo marcatore della squadra, Barella, si è fermato all’exploit dei 5 (6 con la Champions) di inizio stagione. Non fa gol da fine ottobre, l’ultimo fu proprio contro la Samp ma in casa. Mkhitaryan, un titolare a tutti gli effetti, è a quota 2, incluso quello al Viktoria Plzen del 26 ottobre. Gagliardini e Asllani, che però hanno fin qui avuto poco spazio, sono invece a secco.

Per arrivare tra le prime quattro, e soprattutto andare avanti in Champions, Inzaghi avrà bisogno di altre frecce al suo arco. Il solo Lautaro, che peraltro ha sempre avuto black-out piuttosto lunghi, non può essere sufficiente. Servono i gol di tutti, in primis di Lukaku che pure a Genova ha dato nuovi segnali di ripresa.

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