Il retroscena raccontato da ‘Il Messaggero’ sull’operazione che è valsa alla Lazio la massima plusvalenza della storia biancoceleste, grazie alle volontà di Inzaghi
Simone Inzaghi è giunto all’Inter in sostituzione di Antonio Conte con un carico di aspettative notevole. Sia per quanto fatto dal suo predecessore, vincitore dello Scudetto coi nerazzurri l’annata prima, sia per quanto fatto vedere con la Lazio nel corso degli anni. Una serie di prestazioni in crescendo, tante soddisfazioni anche in Europa.
E oggi, dopo quasi due anni di attività ad Appiano Gentile, Inzaghi è protagonista di un curioso retroscena che lo riporta indietro nel tempo addirittura al 2018. In quella circostanza aveva infatti palesato al presidente Claudio Lotito la volontà di non tenere con sé il proprio esterno brasiliano Felipe Anderson. Per questo motivo il calciatore venne ceduto dalla dirigenza della Lazio al West Ham per la cifra di 25 milioni di euro più bonus, numero record nell’intera storia biancoceleste.
Inzaghi controverso: via Felipe Anderson, ma che plusvalenza
Come riportato da ‘Il Messaggero’, Lotito avrebbe tuttavia preferito agire diversamente da Inzaghi in quella circostanza: “Inzaghi non lo voleva, io non lo avrei mai ceduto allora“.
Eppure caso ha voluto che quella della cessione sia stata un’operazione piuttosto azzeccata, per poi essere ripreso dalla Lazio a seguire. Ora Felipe Anderson risulta ancora uno degli uomini più pericolosi di cui dispone Maurizio Sarri e potrebbe mettere in apprensione l’ex tecnico al prossimo incontro di campionato.