Joao Mario all’Inter… No, tranquilli, non si tratterebbe di uno sgradito ritorno. Per il post Dumfries qualcuno ha tirato in ballo un omonimo del centrocampista oggi al Benfica. Ovvero il ventitreenne Joao Mario del Porto, avversario fra poco dell’Inter; ma c’è un problema: potrebbe costare 50 milioni
Si tratta di un terzino giovane, bravo nel puntare e superare l’uomo e tecnicamente assai dotato. Il procuratore è Jorge Mendes, che sta provando a fargli fare il salto di qualità.
L’idea è quello di portarlo in Italia o in Francia. E mister Mendes, dicono in Portogallo, potrebbe offrirlo anche all’Inter. C’è un piccolo problema: il Porto spara altissimo, cioè intorno ai 50 milioni.
Il ragazzo merita di sicuro attenzione. A ventitré anni dimostra personalità ma anche ampi margini di crescita. Ciononostante il prezzo chiesto dal Porto sembra davvero troppo alto. Specie per l’Inter che ha in progetto di reinvestire massimo 10 milioni dei 40 che potrebbero arrivare dalla cessione di Dumfries. Non si può neanche ragionare in prospettiva, dato che il caro Joao Mario Neto Lopes è fresco di rinnovo fino al 2027.
Dal Porto all’Inter servirebbero 50 milioni
Il giovane Joao è nato São João da Madeira e ha giocato i primi anni di carriera nell’oscuro l’AD Sanjoanense, prima di entrare nei ranghi nei pulcini del Porto. Con il suo attuale club ha esordito giovanissimo, nel 2018, quando era impiegato nel Porto B, nella terza serie portoghese.
Poi dal 2020 ha cominciato ad allenarsi stabilmente con la formazione maggiore. Inizialmente si muoveva soprattutto come ala destra o trequartista. Sergio Conceição lo ha reinventato terzino destro ma lo ha utilizzato spesse volte anche sulla sinistra. Fino oggi ha totalizzato 58 presenze e ha segnato tre reti.
Quest’anno è un titolare fisso del Porto e uno dei giocatori più in crescita. Lo stesso Benfica ci ha messo gli occhi su, e a gennaio si era mossa anche qualche squadra di Premier, subito annichilita nelle proprie speranze di acquisto dalle richieste elevate del Porto.
Altri nomi per il post Dumfries
Qualora l’Inter dovesse riuscire a piazzare Dumfries al prezzo sperato, la maggior parte dell’incasso finirebbe nelle casse del club per sanale il buco nel bilancio. A Marotta e Ausilio viene chiesto di trovare un sostituto low-cost, in prestito, a zero o a bassissimo prezzo. Il sogno è quello di poter arrivare al terzino marocchino ex-Ajax e oggi al Bayern Monaco Noussair Mazraoui, che tra l’altro può essere un jolly su entrambe le fasce.
Il marocchino potrebbe essere preso, però, solo in prestito o con una formula di diritto condizionato di riscatto. L’altro nome forte è quello di Tajon Buchanan, talento classe ’99 di proprietà del Club Brugge. Qui il prezzo potrebbe essere più abbordabile, ma la concorrenza è forte.
L’altra strada è quella di prendere qualche profilo interessate dalla Serie A. In caso di partenza di Dumfries, fra i tanti nomi circolati negli scorsi mesi, c’erano anche quelli di Singo e Kardsorp. Sul primo l’ostacolo è il prezzo fatto dal Torino, troppo alto per i gusti di Zhang; sul secondo, non è detto che la Roma, dopo la riappacificazione fra giocatore e Mourinho, voglia ancora cederlo al ribasso.
Se dovesse recuperare bene dal suo infortunio, i nerazzurri potrebbero anche prendere Mazzocchi dalla Salernitana. Il laterale napoletano ha dimostrato nei primi mesi della stagione di avere gamba e personalità. E non dovrebbe costare troppo caro. Dopo il lungo stop il prezzo è sceso intorno ai 5 o 6 milioni. Un prezzo che Zhang potrebbe pure essere disposto a rischiare.