Oggi è il giorno dell’atteso faccia a faccia fra la dirigenza nerazzurra e Inzaghi. La società comunicherà all’allenatore di aspettarsi di più, ma la parola esonero sembra fuori discussione. Resta un sospetto di fondo, e c’è chi reputa indispensabile dare un benservito a Inzaghi
Antonio Cassano non è mai stato particolarmente tenero nei confronti di Simone Inzaghi, specie da quando l’allenatore piacentino si è accomodato sulla panchina dell’Inter. La critica è stata ribadita dall’ex fantasista pugliese di Roma, Milan e Inter in una delle sue solite analisi di pancia e poco diplomatiche a Bobo TV.
Dopo il ko subito contro il Bologna, secondo Cassano, l’Inter avrebbe dovuto riconosce la causa principale del proprio fallimento sportivo in campionato proprio nell’allenatore della squadra. Per Cassano, insomma, Marotta avrebbe dovuto già allontanare Inzaghi dall’Inter parecchio tempo fa: “L’analisi sull’Inter secondo me è molto facile da fare, il problema più grande è l’allenatore. Quando vince le partite è perché i giocatori si motivano da soli, quando l’allenatore deve dare qualcosa in più si vede che quel qualcosa manca“, ha dichiarato il fenomeno di Bari Vecchia.
“La Juve e l’Inter sono di gran lunga le squadre più forti“, ha argomentato Cassano, “ma si vede la differenza ad esempio tra Spalletti e Inzaghi“. Poi spazio a un’allegoria: “Inzaghi ha una Ferrari e la fa andare piano, Spalletti ha un’Audi e la fa andare a mille all’ora. Inzaghi non riesce a motivare e andare quel qualcosa in più. Il calcio si è evoluto e devi saper dare qualcosa in più: il Bologna ha giocato sempre nella metà campo dell’Inter”.
Troppo cattivo? Be’, Fantantonio non si è certo fermato qui. L’affondo più rumoroso è arrivato poco dopo: “Invece di dire cagate, Marotta dia il benservito a Inzaghi“, è esploso il pugliese. Anche Christian Vieri, in verità, si è espresso negativamente sulla gestione della squadra: “Voglio dire una cosa“, ha esordito l’ex attaccante, “così uno capisce quanto è forte l’Inter. Per me è la più forte del campionato, gli attaccanti che ha l’Inter non ce li ha nessuno, idem i centrocampisti“.
Cassano al veleno: Inzaghi da benservito, o da confermare “solo se vince la Champions“
Sempre secondo Vieri, c’è il sospetto che Inzaghi stia svalutando una rosa potenzialmente di prima classe: “La panchina che ha l’Inter, gli altri non ce l’hanno, quindi io mi aspetto molto molto di più. Per me, è una squadra incredibile pur con tutti i problemi economici. Non può perdere tutte le partite che ha perso quest’anno, non mi spiego il perché. Troppi alti e bassi, hanno buttato via un sacco di punti. Non ci può essere quella differenza col Napoli, al massimo 4-5 punti“.
Cassano ha sempre avuto un rapporto un po’ conflittuale anche con Beppe Marotta, è noto. E infatti, sempre nel corso del solito intervento a Bobo TV, Fantantonio ha deciso di criticare l’atteggiamento dell’ad dell’Inter: “Marotta invece di andare a parlare nelle tv, che quando lo fa spara cagate, a fine stagione deve dare il benservito all’allenatore“.
“Lo scorso anno ha perso lo Scudetto contro un Milan molto meno forte“, ha proseguito Cassano, “quest’anno è a -18 da una squadra che ha un monte ingaggi molto più basso. Confermerei Inzaghi solo se vincesse la Champions, e da interista spero che lo faccia, altrimenti bisogna dargli il benservito“.
Il problema più grande dell’Inter, secondo Cassano, sta nel fatto che se i giocatori non sanno come comportarsi nei momenti critici o quando gli schemi saltano. “E la colpa è dell’allenatore“, ribadisce Cassano. “L’ho sempre stimato, eh. Per me è un bravo ragazzo ed è educato, ma a un certo punto bisogna dire le cose come stanno. Non scherziamo, o vince la Champions oppure arrivederci e grazie. Non posso pensare che la mia squadra a febbraio abbia sette partite perse”.
Il sospetto su Inzaghi e problemi in spogliatoio: “La squadra non lo segue“
Parlando poi dell’ipotesi Thiago Motta sulla panchina dell’Inter l’anno prossimo, Cassano ha scelto di puntare su un altro nome: “Io penso che ci siano molti altri allenatori che hanno dimostrato di più, De Zerbi in primis. È un grande allenatore. Se l’Inter vuole cambiare rotta deve prendere De Zerbi dal Brighton o Italiano dalla Fiorentina”.
L’altro ieri, invece, sempre Cassano, aveva eletto a unico possibile successore di Inzaghi sulla panchina dell’Inter Antonio Conte. Vista la situazione finanziaria del club sarebbe difficile prendere un allenatore migliore di Inzaghi. Ma non gioca a favore del tecnico la non grande considerazione che ha all’interno dello spogliatoio. Dall’ambiente Inter filtra questa preoccupante voce: “I giocatori non lo seguono“.
Il sospetto, colto bene da Cassano, è che nelle partite importanti la squadra vada un po’ col pilota automatico, spinta anche da motivazioni naturali per gare di un certo valore, mentre in quelle dove servirebbe la mano dell’allenatore, per esempio contro le cosiddette piccole, il gioco implode.
Cosa succederà dunque durante il confronto tra Inzaghi, staff e dirigenza? Pare che l’incontro si svolgerà a cena, quindi di sera.