L’Inter ha deluso e sembra ormai chiara a molti la necessità di rifondare ripartendo da un nuovo progetto tecnico. Ci vuole coraggio ma, soprattutto, ci vorrebbe più pazienza da parte dei tifosi e dell’intero ambiente
Rifondare l’Inter in base a un progetto tecnico coerente. Si potrebbe fare. Ci dovrebbe però essere qualcuno in grado di assumersi delle responsabilità. La prima: quella di pensare e quindi progettare un progetto sostenibile e a lungo termine. Da lì bisognerebbe poi fare delle scelte coerenti di mercato.
Sarebbe bello poter ripartire dai giovani. E sarebbe anche utile, in una situazione come quella nerazzurra, dove mancano i soldi. L’importante, in questo senso, sarebbe tracciare una via da seguire. Ad oggi, all’Inter, succede tutto il contrario: c’è solo improvvisazione, domina la mediocrità. Dalla dirigenza alla rosa.
Per far sì che ciò accadesse dovrebbero saltare alcune teste. E non stiamo parlando della proprietà. Tutti sognano un’Inter ricca e potente sul mercato, ma un cambio di proprietà in questo momento non è verosimile: Zhang non vuole vendere o, comunque, a difficoltà a farlo. Si è parlato però di progetto tecnico. Un piano che non è mai stilato dalla società ma dall’area tecnica, appunto. Quella che oggi risponde alle direttive di Marotta, Ausilio e Baccin. Gli euro contano fino a un certo punto. Sono fondamentali altre cose: le idee tecniche e tattiche. E le idee possono essere anche molto più economiche dei giocatori attualmente in rosa.
Inter da rinnovare se non da rifondare, ma come?
Vendendo coloro che finora hanno deluso o non hanno convinto pienamente, l’Inter potrebbe scegliere un’altra strada, bellissimo concettualmente: quella di crescere gradualmente, dar vita a un ciclo. I cinici penseranno che una cosa del genere non è realmente attuabile, perché si chiede di essere competitivi subito, di lottare per vincere, e ottenere risultati immediati. Zhang, per esempio, fa questo: vuole autofinanziare la squadra attraverso le vittorie.
Per una rivoluzione importante, si potrebbe partire anche da un’unica super cessione. Vendere Lautaro o Barella, per esempio, potrebbe portare nelle casse più di 80 milioni. E con quei soldi l’Inter potrebbe prendere due giovani che piacciono tanto: Scalvini e Hojlund dell’Atalanta, per esempio. E poi ci sono i giovani già di proprietà dell’Inter ma su cui l’Inter non crede: Pirola, Agoume, Asllani, Carboni. Non hanno esperienza e, si dice, non siano da Inter. De Vrij, Lukaku, Correa, Brozovic, Gagliardini e compagnia bella hanno tantissima esperienza e sono profili blasonati, ma cosa hanno dato all’Inter quest’anno?
Finora il percorso in campionato è stato troppo incostante. Troppe partite perse, soprattutto in trasferta, senza esprimere cattiveria, voglia di recuperare, unità. Inzaghi potrebbe essere un allenatore da progetto. L’anno scorso ha ottenuto vittore importanti, è arrivato secondo e ha vinto due trofei, ma quest’anno sembra aver perso il controllo della squadra. Ora gli resta la Coppa Italia e la Champions League, ma ci sono poche speranze che possa offrire risposte incoraggianti. Sembra anche lui spento, risentito con l’ambiente e la società.
Rifondazione interista: il sogno
Ci sono tanti reparti su cui i nerazzurri dovranno fare delle valutazioni. In difesa, andrà via Skriniar e ci sono vari giocatori in scadenza o a fine ciclo (de Vrij, D’Ambrosio). A centrocampo c’è un Mhkitaryn che ha giocato fin troppo, un Brozovic con la testa altrove e un Asllani che non ha mai visto il campo. In attacco c’è Dzeko è in scadenza, un Lukaku in prestito che ha offerto prestazioni molto deludenti e un Correa che in due anni ha fatto poco.
Sì, servirebbe almeno un po’ di rifondazione dopo il biennio di Conte e quello di Inzaghi. Magari con il nuovo ciclo si potrebbe preferire una linea giovane. Le possibilità economiche della società sono un limite, ma a questo punto si spera che rendano manifesta una necessità.
In porta potremmo tenere Onana. E come prima riserva richiamare Stankovic. Come difensori centrali prendere Armel Bella-Kotchap dal Southampton (costo 15 milioni) al posto di Skriniar e farlo giocare con Scalvini (45 milioni) e Bastoni. In riserva Pirola (3 milioni per il controriscatto), Zinho Vanheusden, Fontanarosa (primavera) e magari Acerbi come uomo di esperienza (2 milioni). Sulla destra Mazzocchi dalla Salernitana (8) e di riserva Nezirevic e Zanotti (primavera). A sinistra Gosens e Dimarco. A centrocampo Calhanoglu, Asslani e Barella, con riserve Fabbian, Agoume e Mhkitaryan. In attacco Thuram (0) e Hojlund (40), con riserve Gift Orban (2 milioni dal Gent), Sebastiano Esposito e Valentin Carboni. Non sarebbe appassionante tifare per una squadra così?