Le dichiarazioni dell’ex presidente nerazzurro Pellegrini non soltanto sul momento di magra di risultati dell’Inter, ma soprattutto la questione cessione societaria
Pizzicato dai microfoni di ‘Gr Parlamento’, l’ex storico presidente nerazzurro Ernesto Pellegrini ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni che toccano non soltanto alcuni aspetti del passato ma anche soprattutto le vicende che l’Inter sta attraversando in questo preciso momento storico, e il modo in cui le due realtà si concatenano nel tempo.
“Si, l’Inter si trova sulle montagne russe adesso. Purtroppo è così che va. Contro la Fiorentina abbiamo davvero fatto una brutta figura, toccato il fondo. La partita è stata brutta da vedere e questa Inter non segna. Serve una figura di riferimento, un bomber di razza vero che Lukaku non ha dimostrato di essere. Ha sbagliato un gol che avrei fatto anche io nei miei tempi migliori. Non si può dire che abbia giocato male, affatto, però un centravanti deve segnare per portare la squadra alla vittoria. Tornato dall’Inghilterra non si è visto proprio il Lukaku che conoscevamo, è tutta un’altra cosa adesso. Non so cosa sia successo ma non è per niente in forma. Con qualche gol in Nazionale sembrava essere tornato sulla retta via, ma così non è stato“, ha aperto Pellegrini nella sua analisi specifica delle prestazioni del centravanti belga al suo ritorno in nerazzurro.
“Sinceramente non ho ancora pensato a chi potrebbe fare al caso dell’Inter dopo Inzaghi – ha poi commentato l’ex presidente alla delicata domanda che tutti gli addetti ai lavori si stanno ponendo in queste ultime ore – perché conto su di lui e sul fatto che in quest’ultimo tour de force possa riprendersi. Allora io dico, tiriamoci su le maniche e lavoriamo fino alla fine della stagione con tutte le nostre forze. Che possa tornare Conte? È andato via in precedenza, non so con quali modalità e non spetta a me decidere. Resta comunque un grande allenatore, non c’è dubbio, anche per quanto visto con la Juventus. Non so però se un suo ritorno possa essere gradito e possa funzionare“.
Pellegrini ammette le difficoltà dell’Inter, poi la rivelazione clou
Quanto alla questione cessione delle quote societarie, Pellegrini non si è tirato indietro da un pensiero accurato: “Penso che manchi una figura presidenziale onnipresente in ogni situazioni, che essa sia bella o brutta. Zhang non lo è, il suo andare e tornare dalla Cina non giova alla squadra perché sentono la mancanza di qualcuno che funga da collante tra dirigenza e calciatori. Zhang ha comunque fatto bene nella sua esperienza, il suo apporto resta positivo. Ma la presenza di un presidente italiano, come nel caso del Milan, fa tutto un altro effetto“.
“Ho comunque un’idea sul futuro – ha poi ammesso Pellegrini spiazzando tutti – ma non tengo a rivelarla. Speriamo bene. Zhang resta un amico e lui sa bene che a seguire potrà esserci una sorpresa… tutta italiana. Anche se non sarò io. Ho già fatto abbastanza“. Ultima parole di grande peso da parte di una vecchia bandiera del calcio milanese.