Il tecnico nerazzurro appare sempre più lontano dalla riconferma sulla panchina dell’Inter per il prossimo anno, ultime settimane decisive per il suo percorso
Amarezza, dispiacere e frustrazione. Questi sono soltanto alcuni degli aggettivi che potrebbero caratterizzare le sensazioni percepite all’interno della ambiente Inter dopo l’ennesimo risultato-beffa maturato contro la Salernitana.
L’ultima prestazione, come tante altre avvenute nelle settimane precedenti, non è poi stata tanto negativa, ma restano molti i punti da analizzare e migliorare in seduta d’allenamento. A partire dal fatto che la squadra, nonostante possa vantare di una buona percentuale ipotetica di gol realizzabili a partita, non riesca a concretizzare quell’ampio numero di occasioni da rete. E in questo non ci sono colpe soltanto ai danni di un attacco meno prolifico degli altri anni ma anche nei confronti di chi, lungo la mediana e sulle fasce, non riesce a fornire ai compagni avanzati le giuste basi per creare pericolosità. In secondo luogo non trova scampo neppure la linea difensiva, spesso inefficace in fase di copertura e troppo perforata in questa delicata fase di fine stagione.
Via Inzaghi, tempo di cambiamenti: ultimatum da Zhang
A proposito di fine stagione, la dirigenza nerazzurra non sta valutando soltanto un cospicuo numero di uscite d’organico ma anche la possibile – e sempre più vicina esclusione di Simone Inzaghi dal progetto tecnico dell’Inter dell’anno sportivo a venire.
Tale eventualità, come noto, era stata già presa in considerazione nei mesi addietro. Per l’Inter erano tempi duri e serviva una scossa importante, reazione che poi è giunta con una certa gradualità nel corso del tempo e che ha portato lo stesso Inzaghi a maturare nuove consapevolezze. Oggi però la stessa fiducia mostrata da Steven Zhang inizia a vacillare. La volontà della presidenza è che venga raggiunto l’obiettivo minimo della qualificazione alla prossima edizione di Champions League, con Inzaghi alla guida, ma ora come ora non appare un risultato fattibile per le condizioni in cui riversa la squadra, quinta in classifica. Essendo dunque realistici, il tecnico piacentino potrebbe quindi essere scartato dal club per fare posto al sostituto di cui si è ampiamente discusso in altre sedi. Da Thiago Motta al gettonassimo Roberto De Zerbi per un rientro in Italia, l’Inter non ha comunque chance di competere – ancora – al livello delle altre big europee.
Intanto anche i colleghi de ‘La Gazzetta dello Sport’ non si tirano indietro dal riparare una banalità: “Può dipendere da molti fattori ma credo che l’insofferenza sia un sentimento comune di questi tempi. L’Inter avrà un nuovo allenatore a meno di qualificazione in Champions“. Ma in verità Inzaghi potrebbe saltare anche prima, “in caso di figuracce ripetute o di crollo verticale e inesorabile”.