L’annuncio sorprende tutti. Ecco l’appello rilasciato nei confronti del tecnico dell’Inter. “Io avrei fatto una sola ed unica cosa fossi stato in lui”
A sorpresa, visto e considerato il trend del tutto contrapposto da cui una squadra e l’altra erano reduci, l’Inter ne è uscita da assoluta vincitrice da quel del ‘Da Luz’ ed ha lanciato un fortissimo segnale non soltanto al Benfica in vista del ritorno, bensì, a tutti coloro che stavano aspettando un loro passo falso anche in Champions in seguito a tutti quelli rimediati recentemente in campionato.
I nerazzurri hanno, infatti, dimostrato ancora una volta di quale pasta sono fatti nella massima competizione europea, cosa che ultimamente non stanno più riuscendo a fare in Serie A. Ottima, per non dire perfetta, la prova offerta da parte dei ragazzi di Inzaghi che, grazie alle reti messe a segno da Barella e Lukaku, giunte entrambe nella ripresa, sono così riusciti ad avere la meglio sulla squadra di Roger Schmidt.
Non c’è da nasconderlo: c’è ancora un quarto di ritorno da dover giocare ed è proprio per questo che i nerazzurri non possono minimamente permettersi di abbassare la guardia. Certo è, però, che momentaneamente il risultato dà ragione all’Inter. In tanti si sono domandati, non a caso, i motivi per cui la ‘Beneamata’ non sia riuscita ad avere lo stesso trend e la stessa attitudine che ha avuto in Champions League anche in campionato, tra cui Fabio Capello: ex tecnico di Milan, Real Madrid, Roma e Juventus che ha, sostanzialmente, lanciato un appello al tecnico piacentino.
Capello ammette: “Fossi in Inzaghi andrei negli spogliatoi e mi incazzerei dicendo ‘Ma perché non giocate sempre così?'”
L’ex allenatore Fabio Capello, quest’oggi opinionista sportivo, è intervenuto direttamente dagli studi di ‘Sky Sport’ in seguito al match giocatosi ieri sera tra Benfica e Inter ammettendo, a quel punto, tutta una serie di cose sui nerazzurri.
“Ho visto un’Inter perfetta ed organizzata in tutti i reparti. Vi dico la mia: “Fossi in Inzaghi andrei negli spogliatoi e, oltre a fare i miei complimenti, mi incazzerei e direi loro ‘Ma perché non giocate sempre così?'” – ha esordito Capello.
“Ne avrei anche per Brozovic e tanti altri. ‘Ma per quale motivo quando sei arrabbiato fai cose che non sono da te? Lukaku e perché tu non giochi sempre al massimo delle tue potenzialità’? – direi loro “Peraltro, anche Gosens è entrato alla grandissima in partita ed ha fermato tutto lì sulla sinistra. Se ci ripenso, quanti punti hanno regalato in campionato” – ha concluso.
Non è finita qui però. Per via delle ultime prestazioni fornite in Champions da parte dell’Inter, dove vi è in particolar modo quella di ieri sera offerta al ‘Da Luz’ contro il Benfica, gli stessi nerazzurri sono così riusciti a compiere un gran passo in avanti anche in una classifica non poi così banale.
L’Inter sale al decimo posto nel ranking UEFA: decisiva la vittoria col Benfica
Grazie all’importante successo ottenuto ieri sera ai danni del Benfica, la squadra di Simone Inzaghi è così riuscita a portarsi avanti in una classifica che merita la giusta importanza.
E’ stato grazie agli ultimi risultati conseguiti in questa edizione di Champions – dove, come già ribadito, è risultata alquanto decisiva la vittoria di ieri sera contro il Benfica – che l’Inter è finalmente riuscita a tornare a figurare nella top 10 del ranking UEFA per club piazzandosi così al decimo posto della classifica. Non per nulla, i nerazzurri sono riusciti in questa stagione a raggiungere i quarti di finale all’interno della massima competizione europea: cosa che non accadeva dall’ormai lontano 2011.
Lo abbiamo anticipato, grazie ad una prestazione super l’Inter è così riuscita a farsi beffe della squadra portoghese…Anche se, a onor del vero, c’è qualcuno che si è particolarmente detto contrariato su tutta una serie di episodi.
Schmidt non ci sta: “Quello di Joao Mario non era rigore, ne manca uno a noi”
Al termine di Benfica-Inter, il tecnico della formazione portoghese, Roger Schmidt, ha parlato a proposito di quanto verificatosi nel corso della gara esprimendo, per l’appunto, tutto il proprio disappunto riguardo le decisioni arbitrali del match.
“Abbiamo assistito ad una gara difficile, ma del tutto equilibrata. Sapevamo perfettamente che nel secondo tempo avrebbero provato ad offenderci ma non siamo riusciti a contrastarli, loro restano ugualmente una buona squadra. Quello assegnato all’Inter per me non era rigore. Ce n’era invece uno per noi dove Bastoni ha colpito Ramos. Ad ogni modo, accettiamo il risultato e proveremo a fare risultato a Milano”.