Nel mirino del tecnico pare esserci solo il Milan ma non è affatto così. Occhio all’Inter, il loro potrebbe essere un matrimonio 2.0. Ecco come stanno le cose
In questi ultimi mesi, Simone Inzaghi è sembrato essere più lontano che mai dall’Inter. Il tecnico piacentino è, infatti, stato accusato di essere l’unico e solo problema di questa squadra, cosa che in realtà non è propriamente così, se non fino ad un certo punto, con l’intera dirigenza nerazzurra che ha sempre e comunque ribadito una sola e determinata cosa.
E’ vero, i nerazzurri stanno sicuramente disputando un campionato sotto le proprie aspettative e questo è innegabile. Già 10 sconfitte subite in questa edizione di Serie A Tim e qualche pareggio di troppo accusato contro le ultime della classe, vedasi i casi contro Sampdoria e Salernitana. Ad aver influito, inevitabilmente, sono state anche quelle 33 reti incassate in appena 29 giornate. Tante, tantissime per una squadra di questo blasone.
Per il resto, noi possiamo solamente limitarci a dire che Inzaghi non sarà neppure stato in grado di trasmettere alla squadra la giusta grinta nel mentre si è andati ad affrontare le cosiddette provinciali, e su questo non ci piove, ma nonostante questo ci sono stati anche tanti altri nerazzurri che, nel momento in cui avrebbero dovuto buttarla dentro, non sono stati in grado di farlo (le situazioni Lukaku e Dumfries contro la Fiorentina insegnano).
E’ vero, non c’è nemmeno da nasconderlo. Proprio a causa di tutta questa serie di vicissitudini, la panchina di Inzaghi è a fortissimo rischio in vista del prossimo anno. Salvo il raggiungimento di inaspettati traguardi in Champions, infatti, il tecnico piacentino finirà per dire inevitabilmente addio a fine stagione. Come già accennato, d’altronde, Marotta era stato il primo a farsi sentire su questo: “Inzaghi era e resta il tecnico dell’Inter. La nostra volontà è quella di proseguire assieme a lui sino al termine di quest’annata” – aveva detto l’ad nerazzurro in occasione di un’intervista non troppo lontana…E così sarà.
Causa fondi economici insufficienti, ormai si sa, i nerazzurri non possono minimamente permettersi, ad oggi, l’esonero immediato del tecnico piacentino. Diverso sarà, invece, in vista del prossimo anno, dove, tra i tanti osservati speciali tenuti sott’occhio dall’Inter, vi è emersa fuori anche la candidatura di Thiago Motta: tecnico che ha provveduto a rilasciare un importante annuncio nelle ultime ore.
Thiago Motta allo scoperto in conferenza stampa: “Ora penso solo al Milan”. Poi l’annuncio sul futuro
Il tecnico italo-brasiliano, quest’oggi alla guida della squadra bolognese, ha parlato in conferenza in vista di Bologna-Milan, match in programma domani ore 15 allo stadio ‘Dall’Ara’ e valido per la 30esima giornata di Serie A.
Diversi i temi approfonditi direttamente da parte di Thiago Motta, il quale ha parlato non soltanto delle defezioni che ad oggi nutre la sua squadra, ma anche a proposito di quello che potrebbe essere il suo futuro. “Quest’oggi, io penso solamente al Milan. Non lo nascondo, di giorno in giorni ci confrontiamo tra di noi per provare a crescere il più possibile e per arrivare ad avere ambizioni sempre più grandi. Gli elogi ricevuti sin qui? Troppi, fin troppi… Ma il merito maggiore va soprattutto ai ragazzi, al resto poi si penserà” – ha annunciato il tecnico degli emiliani.
Non ci sarebbe nemmeno da dirlo. Thiago Motta non ha, giustamente, voluto sbilanciarsi sul proprio futuro ma, nonostante questo, è lui ad oggi il candidato numero uno a poter raccogliere un giorno la potenziale eredità di Simone Inzaghi in caso di mancata riconferma all’Inter nella prossima stagione. Il fatto che sia lui, in questo momento, il preferito dell’intera dirigenza interista non è solamente una questione di costi, ma anche di molto altro.
Dietro a questo eventuale scenario di mercato, ci sarebbero anche e soprattutto diverse ragioni tattiche. Motta garba all’intero ambiente nerazzurro anche per i modi con cui è entrato in sintonia assieme ai propri ragazzi (beneficia infatti di ottime capacità rapportuali e comunicative). Peraltro, oltre ad essere un tecnico ancora giovane ed in piena rampa di lancio, l’allenatore brasiliano è stato anche in grado di dare alla propria squadra una vera e propria identità di gioco che l’ha, poi, portata a fare risultato anche contro le squadre più attrezzate di questo torneo (a testimoniarlo sono i successi raccolti contro Fiorentina, Inter e Atalanta) e a finire, quest’oggi, a -1 dalla zona Europa.