‘Offerta’ all’Inter: 40 milioni per l’erede di Lukaku

Per l’attacco, l’Inter punta su giocatori in scadenza o in prestito. Si è parlato anche del possibile acquisto di un giovane canadese, da molti eleggibile come il vero erede di Lukaku

Pare che gli agenti di Jonathan Christian David, attaccante calciatore canadese nato a New York e tesserato dal Lille, abbiano proposto il loro assistito anche all’Inter. Ad Ausilio il ventitreenne piace: lo aveva già visionato l’estate scorsa. Ma il prezzo è troppo alto.

A caccia dell'erede di Lukaku
Lukaku (LaPresse)

Sul canadese, almeno al momento, sembra in vantaggio il Milan. I rossoneri hanno un canale di comunicazione privilegiato con il Lille, ancora attivo per la risoluzione dei problemi contrattuali di Leao. E sembra che Maldini abbia già chiesto informazioni sul ragazzo. Risposta: per portarlo via servono 40 milioni.

Lo stesso prezzo sarà stato comunicato anche all’Inter, che a questo punto non può far altro che arretrare. L’unico vero erede di Lukaku, in questo momento, per l’Inter può essere Lukaku. Nel senso che i nerazzurri non hanno grosse possibilità di manovra sul mercato, per questo potrebbero puntare a rinnovare il prestito del belga facendo leva su due elementi. Primo: che il Chelsea non vuole rivedere Big Rom nemmeno col binocolo. Secondo: che il numero 90 vuole a tutti i costi dimostrare ai tifosi interisti di poter essere utile alla causa, per entrare di nuovo nella storia nerazzurra.

L’erede di Lukaku costa troppo: meglio l’originale

Jonathan Christian David (nato il 14 gennaio 2000) è un talento, lo sanno anche i dirigenti dell’Inter. In Ligue 1, con il Lille, è considerato come un potenziale crack. Nato negli Stati Uniti da genitori haitiani, David è cresciuto a Ottawa, Ontario, per questo rappresenta la nazionale canadese.

L'Inter si tira fuori dalla corsa a David
David del Lille (LaPresse)

In Canada ha giocato per diversi club giovanili locali prima di trasferirsi in Belgio nel 2018, dove ha firmato un contratto con il Gent. Due anni dopo è passato al Lille, per 30 milioni di euro circa, dove ha contribuito con i suoi goal a un traguardo importante: la vittoria del titolo della Ligue 1. Nella stessa stagione ha aiutato la squadra anche a sollevare un Trophée des Champions.

Nel 2019, David è stato nominato giocatore di calcio canadese dell’anno. Quest’anno si sta superando: è già a quota diciannove goal in stagione. Una cifra mai toccata negli anni scorsi. Il paragone con Lukaku nasce soprattutto dalla sua potenza fisica e dalla sua capacità di attaccare gli spazi. Ma, da un punto di vista tecnico, è molto più versatile del belga. Ha anche un tocco palla più raffinato.

Può fare la prima punta, ma gioca meglio come seconda punta. Certe volte è schierato anche trequartista. Perché riesce a far bene anche nello stretto, grazie a un ottimo controllo palla. Insomma, il ragazzo è veloce, potente, bravo a segnare, a smarcarsi, in contropiede, arretrato o in supporto al centravanti.

Come restare all’Inter: il progetto di Lukaku

Romelu Lukaku sta recuperando la forma. Anzi, fra gli attaccanti nerazzurri, al momento sembra quello meno stanco. Dovesse cominciare a far meglio in campo e a far goal, l’Inter potrebbe anche prendere in seria considerazione l’idea di un prestito-bis. Ma in caso di involuzione o di altri sbagli sotto porta, i dirigenti nerazzurri si troverebbero costretti a scaricarlo. Insomma, a Romelu, servono un po’ di goal su azione per farsi apprezzare e per tenersi la maglia.

Lukaku, sempre viva l'idea del prestito-bis
Valentin Carboni e Lukaku (LaPresse)

Certo, con un allenatore diverso, più adatto a far brillare il belga, l’Inter potrebbe anche dare un’altra possibilità a Big Rom. Si parlerebbe in ogni caso di un nuovo prestito: il riscatto è fuori discussione, visto che dalla prossima stagione il valore del cartellino sarebbe di circa 70 milioni di euro.

Il lavoro di mediazione è tutto nelle mani di Lukaku. Proprio l’attaccante, tramite la sua agenzia (la Roc Nation) può convincere il presidente del Chelsea Todd Boehly a liberarlo ancora a prezzo contenuto per un altro anno di permanenza a Milano. L’Inter è disposta a spendere poco, e non solo per il prezzo del prestito. Se il belga volesse davvero restare, dovrebbe tagliarsi l’ingaggio. Altrimenti sarà impossibile andare avanti.

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