L’Inter potrà contare su un importante talismano per la finale di Istanbul: la UEFA ha deciso che si giocherà così
È arrivato l’ok della UEFA: in finale di Champions League a Istanbul l’Inter potrà giocare con la maglia nerazzurra. Pur essendo stata sorteggiata come squadra ospite, la Beneamata avrebbe ottenuto il nulla osta per scendere in campo con la divisa casalinga, in nerazzurro. E da un punto di vista scaramantico, la notizia è ottima. Successe la stessa cosa nel 2010, quando l’Inter portò a casa l’ultima Champions.
La maglia come talismano. E chissà se anche a livello psicologico la prima maglia non possa dare alla squadra allenata da Inzaghi un po’ di sicurezza in più. Più si avvicina la notte della finale di Champions League, in programma il 10 giugno a Istanbul, e più i tifosi si concentrano su motivi apotropaici, gesti di buon augurio ed esegesi scaramantiche.
L’Inter e il temibile Manchester City sono pronte a sfidarsi. Entrambe credono di poter alzare al cielo il trofeo più ambito, mentre la UEFA si dà da fare per definire gli ultimi dettagli dell’incontro. E dato che le due squadre indossano maglie dai colori simili (nerazzurre per i milanesi e celesti per gli inglesi), la UEFA avrebbe già preso una decisione per non andare incontro a bisticci cromatici. Il Manchester City è stato sorteggiato come squadra di casa, quindi avrà il diritto di scegliere per primo la maglia.
Com’è noto, i Citizens utilizzeranno la loro prima divisa, quella celeste. Ma l’Inter ha chiesto e probabilmente ottenuto di indossare la maglia nerazzurra. Altrimenti avrebbe dovuto mettere la terza maglia, quella gialla. Per la UEFA il celeste del City e l’azzurro dell’Inter potranno convivere senza problemi. E, di riflesso, l’Inter ha dunque l’opportunità di scendere in campo con la divisa casalinga.
Nerazzurro: il talismano per affrontare il City nella finalissima
E i tifosi non possono far a meno di ripensare a Madrid nel 2010. Allora, proprio come succederà a Istanbul, gli interisti giocavano con la maglia nerazzurra. Per questo si spera che quei colori possano portare fortuna, proprio come nella notte del 22 maggio 2010, quando la formazione allenata da José Mourinho superò per 2-0 il Bayern Monaco. E come era successo a Vienna, il 27 maggio 1964, la notte della prima Coppa dei Campioni della storia interista, festeggiata sconfiggendo il Real Madrid.
La decisione della UEFA in realtà non è ancora ufficiale, ma sembra che non ci siano pedimenti. Quindi, con buona probabilità, all’Ataturk, l’Inter potrà indossare la sua prima maglia, quella classica a strisce nerazzurre.
Un altro talismano importante potrebbe essere Marcelo Brozovic. Qualcuno ha notato che nelle ultime finali di Champions ha sempre trionfato la squadra che schierava un nazionale croato. A Londra 2013 c’era Manduzkic. Nel 2014, Modric. Poi il 2015, toccò a Rakitic alzare la coppa. Nel 2016, di nuovo a Modric (con Kovacic in tribuna). A Cardiff 2017 e a Kiev 2018, ancora Modric e Kovacic. Nel 2019 c’era Lovren. Perisic ha vinto nel 2020. Kovacic nel 2021. Infine Modric nel 2022.
In realtà, fra i tesserati delle squadre vincitrici degli ultimi dieci anni c’erano anche degli spagnoli e dei brasiliani. E il City ha Ederson in porta e un sacco di nazionali spagnoli in rosa. Ma facciamo finta di non saperlo. Ché la fortuna aiuta gli audaci e i faziosi.