Le parole dei due calciatori accompagnatori di Pep Guardiola nella conferenza stampa di rito alla vigilia della finale di Champions League contro l’Inter
Lo hanno anticipato, come accaduto anche per i nerazzurri Darmian, Lautaro e Calhanoglu con Simone Inzaghi, dandogli ampio margine di dibattito. Eppure il duo composto da Ruben Dias e Kevin De Bruyne, prima dell’intervento del proprio allenatore Pep Guardiola, sembra aver trasmesso molto più di quel che avrebbero potuto immaginare.
Sensazioni, emozioni forti, grande serenità mista al solito cruccio nello stomaco. Ospiti della conferenza stampa di presentazione alla finale di Champions League di domani sera contro l’Inter, i due calciatori del Manchester City arrivano allo Stadio Ataturk con la consapevolezza di essere favoriti ma senza credere troppo nei pronostici. Un dettaglio che ha accomunato la loro lettura della gara a quella del loro tecnico spagnolo, lasciando intendere che la formazione avversaria alle dipendenze di Inzaghi sembra poter dire la sua.
“Non ci potrebbe essere errore più grande nel dimenticare che la partita di domani non è una gara qualunque, ma una finale. La gente può dire quello che vuole ma in partite del genere non esiste niente di tutto questo“, ha aperto il centrale portoghese. “Non nascondo le emozioni forti ma ribadisco da tempo un concetto essenziale. Quando arrivi a giocare partite simili conta soltanto il livello di preparazione, di concentrazione. Il carattere della squadra sarà ciò che dovremo tirare fuori per fare risultato“, ha poi aggiunto Dias.
De Bruyne sprona il City, Dias avverte: “L’Inter gioca di squadra”
Un risultato che per il compagno di squadra belga ha il sapore di sogno e ossessione: “La Champions League è entrambe le cose. Gioco al City da tanto tempo e vincere questa competizione è davvero l’unica cosa che resta per fare bottino pieno. Finora abbiamo vinto il possibile, se riuscissimo a ripeterci sarebbe un’immensa soddisfazione per tutti“.
Che vi sia della naturale pressione su ciascuno dei ‘Citizens’, però, è cosa risaputa: “Ci piace, aiuta a mantenere alti i livelli di competitività senza distrazioni. La chiave sta nell’abbracciarla. L’Inter? Squadra difficile. Non sono uno o due individui a fare la differenza, quanto lo spirito di squadra“, ha poi aggiunto Dias.
De Bruyne, poi, fa particolare affidamento sul suo amico e compagno di squadra Erling Haaland, vera minaccia europea: “Non posso spiegare il mio legame con lui, anche se mi basterebbe mia moglie (ride, ndr). Con Haaland ci siamo intesi da subito, spero dia il suo contributo anche domani“, ha concluso il belga.