Nuovi dettagli sul potenziale economico del nuovo investitore interessato alle quote societarie dell’Inter, intanto ci sono guai in vista per il presidente nerazzurro
Fatto bottino pieno di ricavi a seguito della partecipazione alla finale di Champions League, l’Inter è pronta ad operare sul mercato con lo scopo di ricavare ancora qualche decina di milioni di euro per rimettere in pari i bilanci e tornare a sorridere di nuovo, nel pieno della stabilità economica dopo anni di deficit.
Eppure al di sopra delle rosee aspettative del presidente Steve Zhang ci sarebbe la superpotenza dell’impero di Thomas Zilliacus, imprenditore finlandese dichiaratamente interessato alle quote societarie nerazzurre nel prossimo futuro.
Quest’ultimo avrebbe infatti rivelato con una nota sui proprio canali social di essere particolarmente attivo nella ricerca di collaboratori con cui rafforzare il fondo da lui creato al solo scopo di mettere le mani sull’Inter.
“Il calcio italiano risulta tra i migliori al mondo, ha una grande storia. Mai come quest’anno c’è stato un grande miglioramento, tre club hanno partecipato alle tre finali di Champions League, Europa League e Conference League. Inter, Juventus e Milan hanno un seguito enorme nel mondo, contando insieme almeno 1 miliardo di tifosi. Ora stiamo creando un fondo destinato al calcio, partendo proprio con 400 milioni in Serie A. Poi amplieremo anche in Spagna e Francia. XXI Century Football Capital riuscirà a fare meglio di chiunque altro in Europa nelle macroaree su cui stiamo lavorando: esperienza, conoscenze e profitto”, ha dichiarato l’ex manager di Nokia.
Zhang tra cessione del club e guai con la CCBA negli USA
Zhang è dunque avvisato. Non resta molto tempo per mettere ogni cosa al proprio posto ed eventualmente ostacolare la trattativa. Sempre che tenere a sé l’Inter resti la sua priorità.
Intanto, il presidente nerazzurro deve fare i conti con una nuova difficoltà nient’affatto indifferente. I creditori della China Construction Bank avevano infatti intentato mesi addietro una causa nei confronti dell’imprenditore cinese, con l’accusa di non aver ripagato il suo debito da 300 milioni. Finora i tribunali statunitensi sembrano dare loro ragione. In quel di New York è stato respinto il ricorso presentato da Zhang con il quale contestava il diritto della CCBA di attingere a documenti riservati sui movimenti dell’impero Suning. La faccenda sembra complicarsi e il presidente potrebbe non uscirne ‘illeso’.