Il tecnico nerazzurro ex Lazio non molla l’osso ma resta da convincere la dirigenza biancoceleste, tra costi elevati e una grossa ‘falla’ su cui poter lavorare
Quante difficoltà per un solo giocatore. Nella storia recente del campionato di Serie A probabilmente non c’è stato qualcuno più restio della Lazio a vendere uno dei suoi profili di punta in organico. Non tanto perché non ci fosse l’urgenza di monetizzare, quanto piuttosto per motivi d’orgoglio e attaccamento. Questo è il sentimento principale del club biancoceleste, rappresentato dalla persona di Claudio Lotito che pienamente ne rispecchia i valori condivisi.
Del resto Sergej Milinkovic-Savic piace proprio a tutti. Sin dalla gestione di Simone Inzaghi, da sempre suo estimatore, passando anche per quella del successore Maurizio Sarri. Ma soprattutto proprio lo stesso presidente che per stagioni ha sbarrato le porte del mercato verso il centrocampista serbo, con il pressing della Juventus sempre più insistente.
Oggi però il giorno della cessione sembra essere vicino. Dire che sia arrivato, forse, è un azzardo. Il club bianconero lavora su più fronti per limare il centrocampo, mentre all’Inter è la dirigenza a tenere le redini del gioco su consiglio di Inzaghi. Perché il tecnico, sebbene non abbia impellente bisogno di rinforzi in mediana soprattutto se non dovesse sbloccarsi la trattativa in uscita di Marcelo Brozovic, non vuol mollare la presa sul proprio pupillo.
Il sogno continua, eppure le pretese della Lazio sono ugualmente vorticose e di difficile interpretazione. Lotito chiede almeno 30 milioni di euro per il suo cartellino e l’entourage del calciatore non vorrebbe scendere al di sotto della soglia dei 7 milioni di euro netti a stagione.
Calciomercato, Inter ancora su Milinkovic-Savic: nulla è lasciato al caso
A queste condizioni è logico pensare che la preferenza dell’Inter resti Frattesi o tutt’al più Musah, ma per Milinkovic-Savic si potrebbe comunque operare in vista della scadenza di contratto nel giugno 2024.
Nell’ipotesi in cui il serbo non dovesse rinnovare il proprio contratto con la Lazio restando comunque nella capitale anche la prossima stagione, allora si spalancherebbe l’occasione dello strappo a parametro zero. Qualcosa che l’Inter non dovrebbe affatto lasciarsi sfuggire, battendo la concorrenza tutta italiana. In questo subentrerebbe il buon gioco sotto traccia dell’amministratore delegato Giuseppe Marotta, anch’egli particolarmente legato alle prestazioni del calciatore sin dai tempi della Juventus.