Dumfries dovrebbe partire di nuovo titolare sulla destra contro il Cagliari, ma Cuadrado lo insidia (per questioni storiche)
Cuadrado potrebbe far di nuovo male al Cagliari. Il colombiano ha infatti all’attivo già quattro reti contro i sardi. E, all’Inter lo sanno bene, quando Juan punta una rivale, raramente delude. È fatto così, Cuadrado. In determinate partite si esalta. E forse Inzaghi dovrebbe tener conto della particolare statistica personale. Finora l’ex Fiorentina e Juve ha già messo a segno quattro reti negli scontri con i rossoblù, avversari di domani per l’Inter all’Unipol Domus.
L’impressione è che Inzaghi confermerà Dumfries sulla fascia destra. Dopotutto, l’olandese ha disputato un’ottima prova contro il Monza nel debutto stagionale. Ma non sarebbe male sfruttare il fattore Cuadrado contro i sardi.
Cuadrado deve ancora integrarsi a livello emotivo con i colori nerazzurri. Un goal potrebbe essere l’occasione giusta per superare le polemiche e i malumori che hanno accompagnato uno degli acquisti più discussi e inaspettati degli ultimi anni.
Goal a parte, il giocatore potrebbe essere utile in campo anche perché i sardi sono apparsi poco sicuri sulle fasce nella prima uscita in campionato. Uno come il colombiano potrebbe portare scompiglio in campo. In questo senso, potrebbe fare il suo anche nel secobdo tempo del match di lunedì all’Unipol Domus.
Sfida col Cagliari: Juan Cuadrado scalda i motori
Non ci sarà Alexis Sanchez contro i sardi. Ci sarà però il suo numero storico, il 7, che è stato occupato proprio da Cuadrado. Neanche è arrivato Juan, e già ha fatto arrabbiare due compagni. Sia Arnautovic che Alexis Sanchez avrebbero voluto indossare quel numero… Ma, nel calcio come nella vita, chi prima arriva meglio alloggia.
L’austriaco si è preso l’8 di ibrahimoviciana memoria, e il cileno dovrà ripiegare sul numero 70. Non proprio una novità per il Niño Maravilla, che lo ha già indossato nell’ultima stagione al Marsiglia.
Per l’Inter sarà fondamentale fare un due su due nella seconda giornata della Serie A. L’avversario è ostico: Ranieri ha dimostrato di saper chiudere ogni spazio e di gestire la gara sia in B che nella prima in A (il Cagliari ha fermato il Torino sullo 0-0).
I dubbi di formazione di Inzaghi
Ciò che spaventa è anche l’imprevedibilità di una squadra che può cambiare sempre modulo. Ranieri può giocare a specchio o puntare su un più canonico 4-4-2. Contro il Toro, per esempio, il Cagliari ha mostrato una difesa a tre, con Luvumbo e Oristanio a formare un attacco “leggero”.
La mossa, più che riuscita, potrebbe quindi essere riproposta contro Inzaghi. Anche se, per questioni di equilibrio, Ranieri potrebbe anche puntare sul modulo classico. Davanti a Radunovic (preferito a Scuffet) ci saranno di sicuro Dossena e Obert. Poi, nel caso di una difesa a quattro, potrebbero giocare anche Zappa e Azzi sugli esterni.
A centrocampo ci si aspetta la coppia Sulemana-Makoumbou, con Nandez a destra e Jankto a sinistra. In attacco Pavoletti potrebbe affiancare Luvumbo (lasciando Oristanio in panchina).
Per Inzaghi non ci saranno Francesco Acerbi (ancora acciaccato) e Sanchez (per problemi burocratici). Darmian è invece recuperato: occuperà lui la casella sul centro-destra. Dumfries e Dimarco dovrebbero essere confermati sulle corsie esterne. A centrocampo Mkhitaryan potrebbe lasciare spazio a Frattesi. In attacco è ballottaggio tra Thuram e Arnautovic.
L’Inter di questa stagione è però in grado di sfruttare una panchina più incisiva: chiunque entrerà nel secondo tempo potrà essere determinante. Cuadrado compreso. La sensazione, a ogni modo, è che Inzaghi riconfermerà in toto dal primo minuto la formazione vista contro il Monza. Gli unici nuovi acquisti subito in campo saranno Sommer e Thuram.