Gestione dell’Inter bersagliata dall’ex calciatore in un recente intervento a ‘BoboTV’, ecco come ha commentato Cassano su Inzaghi
Sono bastati due anni a Simone Inzaghi per rivoluzionare in positivo il gruppo nerazzurro dell’Inter. Non che la base precedente, lasciata da Antonio Conte, non fosse già buona.
Eppure mancavano altri titoli, altre soddisfazioni. Come la finale di Champions League, mai raggiunta da nessun altro tecnico nel decennio precedente. Insomma, i progressi compiuti sono valsi tanti sacrifici e sulla scia di questi successi il tecnico piacentino conta di potersi ripetere. Fresco del rinnovo di contratto e di un organico ancor più competitivo.
Non tutti sono però dell’idea che il lavoro svolto da Inzaghi fino a questo momento sia stato realmente positivo. Quantomeno non al cento per cento del potenziale di una squadra che nel tempo ha visto passare sotto i propri ranghi campioni e fuoriclasse di assoluto livello internazionale. Ancor più dell’annata attuale. Ad averne ampiamente parlato è stato l’ex calciatore Antonio Cassano in uno dei suoi interventi nel corso della trasmissione streaming a ‘BoboTV’.
“L’Inter gioca un calcio solido e non soffre, non mi stupisce che abbia iniziato bene la stagione. Quel che mi innervosisce è che siano stati buttati nel cesso due Scudetti. Quando Inzaghi aveva a disposizione una squadra di tanti grandi calciatori come Lukaku, Brozovic, Perisic e Onana. L’Inter di quest’anno è meno forte e ancor oggi conserva lo status di favorita, quindi mi aspetto che vinca questo Scudetto senza se e senza ma“, ha commentato Cassano con parole pungenti.
Cassano contro Inzaghi: “L’Inter deve vincere”
Non è certo la prima volta che il grande ex delle grandi realtà italiane si sbilanci con dichiarazioni provocatorie.
Eppure in questo caso ha come dato l’impressione che volesse spronare ulteriormente l’Inter a difendere la fama costruita in queste ultime stagioni puntando ad un obiettivo da raggiungere a tutti i costi, per coronare il lavoro svolto in passato. Potrebbe esserci stato anche un cambio generazionale e di nomi, ma non sempre le individualità fanno la differenza. Certo è che il gruppo di oggi appare coeso ed ambizioso. Esattamente quanto serve all’Inter per aspirare a nuovi successi.