Il CEO Corporate dell’Inter confermato ai vertici della Board ECA, poi il suo commento sulla questione stadio demoralizzato da Milano e l’analisi del progetto
Grandi soddisfazioni per l’Inter non soltanto sotto il profilo delle operazioni di mercato compiute, dell’allestimento di una squadra competitiva e i primi risultati positivi maturati sul campo nelle tre uscite di campionato.
Il gruppo nerazzurro può dire di aver mantenuto salda la propria nomea di club capofila di tutte le altre realtà calcistiche italiane, grazie alla conferma di Alessandro Antonello – CEO Corporate del sodalizio nerazzurro – come membro della Board della European Club Association (ECA). A seguito della manifestazione elettiva tenutasi a Berlino, il dirigente è stato infatti rieletto rappresentante dei club italiani per il quadriennio 2023-2027 all’interno del meccanismo internazionale. Al suo fianco ci sono altri 29 membri, ciascuno rappresentante la rispettiva federazione d’appartenenza.
Antonello sulla riconferma nella Board dell’ECA e la questione stadio, tutto in bilico
A seguito dell’assemblea, Antonello è stato poi intercettato dai microfoni di ‘Sky Sport’ per discutere sia della nomina che della delicatissima questione relativa al progetto del nuovo stadio dell’Inter nella località di Rozzano.
“Anzitutto posso dire che si tratta di una conferma importante, partendo dal lavoro compiuto fino a questo momento. Tuteliamo così il calcio italiano nell’ambiente internazionale. Ci saranno importanti riforme che coinvolgeranno il calcio europeo, partendo dal voler migliorare l’importanza delle realtà calcistiche europee in tutte le sedi istituzionali“, ha aperto il CEO.
Quindi ha subito ribattuto: “Abbiamo iniziato bene la stagione, anche sotto il profilo economico. Sono state siglate importanti sponsorizzazioni, lavoriamo per crescere. Fronte stadio abbiamo sondato un’alternativa, sita in Rozzano, ma vogliamo ancora approfondire e fare valutazioni. Oltretutto se le condizioni di San Siro dovessero restare le stesse entro il 2025 poi verrà posto un vincolo sul secondo anello. Il piano originario di riqualificazione potrebbe subire variazioni importanti“, ha infine concluso Antonello. Tutto ancora da definire e decifrare con una lente d’ingrandimento notevole, sapendo comunque che la prospettiva futura del club vede l’Inter proiettata in un nuovo stadio. Ma non sarà un percorso facile e nemmeno breve.