Voce grossa di un terzo incomodo sul talento condiviso da Inter e Barcellona fino a questo momento, spunta anche il Chelsea per il gioiello Moscardo
Sempre la solita Inter, ghiotta di talenti di stanza in Sud America. Una tradizione che va avanti da diversi decenni, specchio dei valori di un club fondato esattamente con l’intento di essere centro di gravità di una rosa di stampo internazionale.
Gli osservatori lanciati dalla dirigenza nerazzurra nei luoghi esotici del continente sudamericano sono numerosi, come altrettanto numerosi sono stati i riscontri rilasciati nelle mani di Giuseppe Marotta e Piero Ausilio. Alcuni di questi, come nel caso di Julian Alvarez un paio di stagioni fa, sono finiti nelle ‘mani sbagliate’: vedi il Manchester City, ben più lungimirante ed economicamente attrezzato. Altri, però, navigano ancora nell’incertezza del proprio futuro in Europa.
Anche il Barcellona sarebbe attualmente nella stessa situazione dell’Inter, con un piede immersa nel mare di talenti sudamericani ancora in cerca di una prestigiosa sistemazione e con l’altro nella fossa delle restrizioni di carattere finanziario cui è andata incontro soprattutto nell’ultima annata.
Xavi, però, ha commissionato il proprio direttore sportivo Deco nella speranza di poter avvicinare – anche per una questione di mera provenienza geografica – il connazionale brasiliano Gabriel Moscardo, vera promessa in ascesa tra le file del Corinthians. Dotato di grande tecnica individuale ed una spigliata personalità, la stellina d’oltreoceano ha certamente apprezzato le avances di realtà tanto importanti come quella blaugrana e quella nerazzurra. Ma potrebbero non esser bastate a convincere la società cedente a credere nella bontà dei rispettivi affari.
Inter e Barcellona non bastano per Moscardo, potrebbe spuntarla il Chelsea
Come logico, il fattore economico ha voltato le spalle ad Inter e Barcellona in poco tempo. Perché secondo quanto trapelato dai media brasiliani, Moscardo sarebbe già stato promesso al Chelsea di Mauricio Pochettino per una cifra vicina ai 30 milioni di euro da spendere nella prossima sessione di mercato.
Un affare di grande prospettiva viste le doverose premesse, nella speranza che i ‘Blues’ non siano nuovamente cascati nella voglia del presidente Todd Boelhy di costruire una squadra investendo grandi capitali senza un filo conduttore negli schemi tattici dello stesso tecnico Pochettino. Come noto, infatti, il Chelsea ha speso circa mezzo miliardo di euro in affari che finora hanno portato pochissimi benefici all’interno di un ambiente profondamente scosso da repentini cambiamenti in organico e una sfilza di risultati deludenti in campionato.