Non è il portiere dell’ultimo Europeo, dove toccò il suo apice. Il Bayern lo ha scaricato dopo nemmeno sei mesi e l’Inter avrebbe voluto affiancarlo a Trubin
C’è chi ha affibiato anche a Sommer la colpa per il gol di Zirkzee e quindi per il 2-2 casalingo dell’Inter contro il Bologna. Rivedendo l’azione più volte, però, gli unici responsabili sono solamente i tre centrali, con il movimento ad arretrare – ed erano di fatto tre contro uno – che ancora adesso è inspiegabile.
Il portiere svizzero nemmeno si butta sul tiro rasoterra dell’olandese, a nostro avviso un po’ perché ne è spiazzato e un po’ perché lo vede partire in ritardo offuscato dalla presenza di Pavard, il quale scivola in maniera disperata. Per gli stessi che se la sono presa con il numero uno della squadra di Inzaghi, esiste un problema Sommer.
Si esagera, evidentemente, il problema non c’è tuttavia nel complesso le prestazioni fin qui dell’elvetico non sono state entusiasmanti. Incerto in qualche uscita, così e così con i piedi. Anzi una conferma che è in parabola discendente. L’età, in questo senso, incide, considerato che il 17 dicembre prossimo compirà 35 anni.
Il Sommer di oggi non è il Sommer dell’Europeo del 2021, dove toccò il suo apice. Due anni, per calciatori ultratrentenni, sono un lasso di tempo enorme. Vedi Jorginho, tanto per fare un esempio attinente: da stella dell’Italia e sempre di quel campionato europeo, a riserva delle riserve prima del Chelsea e poi adesso dell’Arsenal, due squadre non tra le prime al mondo.
Non a caso il Bayern lo ha dato via dopo nemmeno sei mesi e il piano originario dell’Inter era quello di affiancarlo a un portiere giovane ma con già esperienza a livello internazionale. Il prescelto, lo sappiamo, era quel Trubin grande protagonista martedì scorso col Benfica. Magari non subito, ma non possono esserci dubbi sul fatto che l’ucraino sarebbe diventato in poco tempo un inamovibile di questa Inter.
Sommer non è un problema, ma all’Inter serve un Trubin
Pagato poco più di 6 milioni, Sommer ha un contratto coi nerazzurri fino a giugno 2026. Si fa fatica, però, a immaginarlo titolare per altre due stagioni e mezza. Certo, poi la differenza la faranno le risorse a disposizione di Marotta e Ausilio per prendere un portiere all’altezza dell’Inter, uno su cui si possa puntare per i prossimi dieci anni.
Il mercato dei portieri non è semplice, ripetere un’operazione alla Onana altrettanto, ma individuare un altro Trubin – e stavolta riuscire a prenderlo – sarà pressoché obbligato in tempi relativamente brevi visto che Sommer (la cui esperienza, anche all’interno dello spogliatoio, resta elemento importante) non potrà ringiovanire e nemmeno tornare ai livelli di un paio di anni fa.