Il tecnico ex Inter e Juventus, fra le tante, ha commentato il suo più grande rimpianto da quando siede in panchina e poi apre alla possibilità di una potenziale nuova sfida
Annoverato tra gli allenatori più influenti della sua generazione nonché fortemente bramato ancora oggi nel giro di molte big internazionali, Antonio Conte si gode una meritata pausa lontano dai terreni di gioco per restare più vicino alle vicende di famiglia.
L’ultima sua esperienza alla guida del Tottenham non è poi stata tanto soddisfacente e fermarsi, per lui, era la scelta migliore da compiere. Nulla è per sempre. Presto tornerà. Ma fin quando quel giorno non arriverà, Conte fantastica sulle sue esperienze passate. Proprio qualche giorno fa, a margine dell’evento del Festival dello Sport, aveva ammesso di aver apportato una ventata di cambiamento tra le file dell’Inter. Tanto che ad oggi Simone Inzaghi ha raccolto una buona eredità e modellato a sua immagine quel che era stato lasciato in precedenza.
Eppure Conte non ha voluto soffermarsi tanto su quanto fatto a Milano. Perché nel suo cuore sarebbe rimasta soprattutto una società al di sopra delle tante altre allenate fino a questo momento, fra cui vanno ricordate anche Chelsea e Nazionale. Nel corso del programma RAI intitolato ‘Belve’, l’ex tecnico ha infatti ammesso che il suo più grande rimpianto sportivo è stato aver lasciato la Juventus. “Ho commesso un grande errore, dopo soli tre anni. Quando anche per le piccole cose vedi problemi troppo grandi”, ha commentato. Amarezza per una scelta professionale che lo ha poi portato a percorrere nuove strade.
Conte fra passato e futuro: “Napoli o Roma? Non mi dispiacerebbe”
Lo sguardo resta comunque proiettato verso il futuro. Un futuro radioso. Ad aspettarlo ci sarebbero anche i tifosi del Napoli, accanto ai quali è stato accostato negli scorsi giorni come un potenziale sostituto di Rudi Garcia che fin qui non ha saputo tirar fuori il meglio della qualità dei partenopei dopo l’addio di Luciano Spalletti.
Nonostante la pronta smentita, Conte ha comunque aperto alla possibilità di poter allenare Napoli o Roma in futuro per il “calore delle piazze“. Sicuramente non è questo il momento per rilevare una squadra in difficoltà, per via di un progetto tecnico già precedentemente avviato. Una posizione solida da parte di una forte personalità che non ammette mezze misure. Chissà se non lo rivedremo già dal prossimo anno in Serie A.