Piovono critiche sull’operato del difensore centrale slovacco Skriniar dopo l’arrivo a Parigi, nulla a che vedere con il passato di successi, certezze e solidità in nerazzurro
Per diverse stagioni la linea difensiva dell’Inter è stata tra le migliori d’Europa per rendimento complessivo. Complice la composizione del terzetto gestita da Alessandro Bastoni, Stefan de Vrij e Milan Skriniar. Soprattutto quest’ultimo, fregiato nelle sue ultimissime battute in nerazzurro della fascia di capitano, era simbolo della solidità difensiva di un club che dell’efficienza faceva il proprio standard.
Dopo l’infortunio qualcosa nel calciatore slovacco è cambiato e non si tratta soltanto di motivazione. La lontananza dai terreni di gioco e la mancanza di centralità in un progetto molto più ampio e dispersivo come quello del Paris Saint-Germain potrebbe essergli costato qualche punto di credibilità. Tanto che le primissime apparizioni del centrale difensivo con la sua nuova maglia sono state deludenti, ben lontane dalle prestazioni cui aveva abituato mezza Europa in passato.
Il PSG è oggi terzo in classifica di Ligue 1, con 3 pareggi e 1 sconfitta in 8 partite. Sono 7 i gol subiti. Resa difensiva fragile, all’opposto di quel che ci si aspetterebbe da un club che punta da tanti anni alla vittoria della Champions League e al dominio dell’Europa. Skriniar è inevitabilmente uno degli indagati degli addetti ai lavori transalpini che non perdonano al calciatore una certa leggerezza in mezzo al campo.
“Lo slovacco diventerà un problema, man mano che il tempo passa. I giocatori del Nizza godono della sua lentezza e della sua mancanza di mobilità. Sotto pressione sembra friabile“, scriveva L’Equipe un mesetto fa a seguito della pesante sconfitta rimediata dal PSG contro il club della Costa Azzurra. Un segnale inequivocabile che ha rapito l’attenzione di molti tifosi, ancora oggi profondamente delusi dall’approccio dell’ex difensore dell’Inter alla prima esperienza in Ligue 1.
Skriniar delusione con il PSG e rabbia Marotta, non è un rimpianto dell’Inter
L’addio di Skriniar all’Inter potrebbe quindi essere interpretato come una ‘salvezza’ in favore di Benjamin Pavard, calciatore che sin dalle prime battute in nerazzurro ha dimostrato non soltanto grande voglia di fare e intraprendenza ma anche attaccamento alla causa.
“Ho provato delusione”, ha rivelato poche ore fa Giuseppe Marotta in relazione all’addio di Skriniar. “Quando un giocatore non rinnova va contro la storia e il valore del club. Ha fatto un torto all’Inter, non alle persone che compongono il club. Ha sempre voluto rifiutare ogni dialogo per il rinnovo”, ha poi aggiunto l’amministratore delegato visibilmente affranto da una situazione che scotta ancora. Tanto vale vedere il risvolto positivo della medaglia.