Il turco aveva già ingolosito alcune società saudite nella passata finestra di calciomercato. Ecco svelato cosa può accadere a gennaio. Inter, fai attenzione
Il movimento del calcio saudita, a partire dalla scorsa estate, ha immediatamente messo seria paura alle più grandi d’Europa: società che, da quel momento in poi, hanno subito temuto di perdere, magari, alcuni dei propri big.
E’, non a caso, quanto accaduto anche all’Inter: sodalizio che, per un attimo, ha pensato che Hakan Calhanoglu gli venisse soffiato. Fu proprio l’Al-Ahli, in quel caso (rileggi qui), a riporre il proprio sguardo nei confronti del turco: vero e proprio punto cardine della compagine di Simone Inzaghi che finì nel mirino di questa stessa società araba.
La medesima formazione saudita pensò, infatti, all’ex Milan come potenziale piano B a Verratti (alla fine, la stessa e identica formazione, non si assicurò né l’uno e né l’altro).
Ciò nonostante, visto e considerato che il movimento del calcio arabo continua ad essere sempre più in fase d’espansione, è cosa assai probabile che qualche altra società saudita torni a farsi avanti, in futuro, per l’attuale numero 20 della ‘Beneamata’ provando, di conseguenza, a convincerlo con una vera e propria offerta monstre. Così come già accaduto con Marcelo Brozovic in estate. Occhio anche ad un nuovo tentativo dell’Al-Ahli.
L’Al-Ahli può riprovarci a gennaio per Calhanoglu: il turco può venir tentato da un quadriennale da 100 milioni totali
Come già anticipato, con ogni probabilità, gli arabi movimenteranno anche il mercato di gennaio. Tutt’altro che da escludere, a questo punto, un nuovo assalto nei confronti di Calhanoglu: magari direttamente da parte dell’Al-Ahli, società che ci provò già in estate per il turco.
Al-Ahli a parte, però, anche qualche altro club saudita potrebbe provare a ingolosire l’Inter, e soprattutto il calciatore, con un’offerta contrattuale monstre. In stile Brozovic, come già anticipato: ipotizzando sui 25 milioni di euro a stagione a salire per i prossimi quattro anni. Un qualcosa, insomma, come almeno 100 milioni netti complessivi, cifra che farebbe riflettere eccome il classe ’94 sul suo futuro.