Donnarumma all’Inter, parla l’agente: “Perché preferì il Milan”

Retroscena dell’agente del portiere ex Milan e della Nazionale Italiana, ad un passo dall’Inter quando era poco più che un ragazzino delle giovanili 

Il passato è passato. E quel che tutti gli appassionati hanno potuto notare nel frangente temporale in cui Gianluigi Donnarumma è divenuto simbolo della redenzione del Milan in Serie A è che non avesse poi così tanto feeling con l’Inter.

Retroscena su Donnarumma all'Inter
Gianluigi Donnarumma, portiere del PSG e della Nazionale Italiana (LaPresse) – interlive.it

Ma prima che avvenisse il suo passaggio al club rossonero – e dunque ancor prima della sua cessione a titolo definitivo al Paris Saint-Germain nello sconcerto generale dei tifosi del ‘Diavolo – è avvenuto qualcosa che in pochi si sarebbero aspettati.

Il calciatore era infatti ad un passo dal diventare un giocatore dell’Inter, a disposizione del comparto delle giovanili della formazione nerazzurra. Ad aver rivelato il retroscena degli eventi in successione è stato Enzo Raiola, attuale procuratore degli affari di Donnarumma, in una recente intervista per ‘Tuttosport’.

“I ragazzi d’età inferiore ai 14 anni non potevano trasferirsi fuori regione e quindi Mino (fratello di Enzo, ndr) parlò con suo padre tentando di rassicurarlo sul fatto che prima o poi ce l’avrebbe fatta. Al suo seguito c’erano anche i fratelli Esposito, i quali hanno poi proseguito il proprio cammino con l’Inter”, ha aperto l’agente.

Donnarumma ‘strappato’ all’Inter, ma il suo destino era già rossonero

“A quel tempo tutti lo volevano – ha raccontato Raiola – ma da tifoso del Milan e con un fratello che già giocava nelle giovanili del club rossonero sapeva già dove andare. Arrivò la chiamata da Bianchessi che invitò Galliani a concretizzare il passaggio di Donnarumma al Milan un giorno prima che potesse compiere quello all’Inter. Così Gianluigi firmò questo vincolo”, si legge.

Retroscena su Donnarumma all'Inter
Donnarumma avrebbe potuto essere un giocatore dell’Inter (LaPresse) – interlive.it

Una storia che, se analizzata a posteriori, avrebbe potuto vedere il portiere della Nazionale Italiana giocare ancora in Serie A con indosso una maglia decisamente diversa da quella cui il mondo calcistico internazionale si era abituato. Facile, in ogni caso, parlare coi se e coi ma. Il suo presente porta il nome del PSG e il suo passato ricalca comunque un pezzo di storia del Milan.

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