Da Mourinho a Lukaku: focus sulla Roma a due giorni dal big match

Cresce la tensione in vista di Inter-Roma: Mourinho continua a provocare, difendendo Lukaku e punzecchiando Inzaghi, ma l’Inter non deve temere i giallorossi

Per stato di forma attuale, organizzazione di gioco, velleità di classifica e valore tecnico, l’Inter non dovrebbe avere alcun timore nei confronti della Roma degli ex Mourinho e Lukaku. Il vero problema, al momento, è di natura emotiva. Il fattore casa, con lo stadio concentrato soprattutto nell’osteggiare l’ospite sgradito, e la volontà di rivalsa di alcuni giocatori nei confronti del belga potrebbero giocare brutti scherzi a livello di concentrazione.

Tutto pronto per Inter-Roma
Mourinho, Lukaku, Inzaghi: la Roma arriva a Milano (LaPresse) – interlive.it

Le insinuazioni polemiche che lo squalificato José Mourinho sta pronunciando da più di una settimana per caricare la sua squadra e cercare di disinnescare il risentimento dell’ambiente interista contano fino a un certo punto. Il portoghese gestisce sempre così partite del genere. E stavolta sa di partire nettamente svantaggiato: la sua Roma, allo stato attuale, non sembra poter contare su un gioco definito o su giocatori in grado di poter far male all’Inter.

Finora, il club nerazzurro ha risposto nel modo migliore alle provocazioni: Inzaghi non prenderà parte ad alcuna conferenza stampa prima del big match. Questa è la strategia adatta. Pensare solo al campo. A come superare la difesa romanista, che Mou cercherà di rendere più fitta del solito, in modo da poter giocare in attesa, con lanci lunghi a Lukaku o contropiedi affidati al piede di Cristante.

Al termine del match di Europa League vinto dai giallorossi contro lo Slavia Praga, il tecnico portoghese ha voluto chiamare in causa anche il collega Simone Inzaghi dichiarandosi invidioso nei suoi confronti. Mou presenta la Roma come il Davide che si prepara ad affrontare il tracotante Golia. Da una parte il club fragile e sfavorito, dall’altro il gigante primo in classifica e dalla potenza tecnica inaudita.

Chiara è la strategia del portoghese: sovraccaricare di tensione i giocatori e l’allenatore dell’Inter, mentre apparentemente continua a chiedere all’ambiente di tranquillizzarsi.

Arriva la Roma: da Mourinho a Lukaku, focus sugli avversari di cui preoccuparsi

Attenzione: Mourinho è un oratore che cede all’iperbole grottesca solo in casi di particolare coinvolgimento. In tutte le altri situazioni, per orgoglio personale e stile, preferisce toni iperrealistici o di ribaltamento prospettico.

La strategia di Mourihno per Inter-Roma
José Mourinho (LaPresse) – interlive.it

In ogni caso, il portoghese continua a essere un maestro della distrazione. Se in passato preferiva evidenziare i problemi degli avversari per nobilitare la propria squadra, oggi, dato il differente contesto, sceglie di accentuare i difetti e i problemi interni e di accrescere a dismisura le virtù dell’avversario. Lo fa per infiammare gli animi e stimolare nei suoi giocatori l’impressione di poter prendere parte a un’impresa.

Ecco le vere insidie per l’Inter. Più dei giocatori della Roma in sé, l’Inter deve temere sé stessa e soprattutto le parole pronunciate dal suo ex tecnico. Da un lato, José Mourinho (anche perché squalificato) sa di essere passato in secondo piano rispetto al “traditore” Lukaku. E la cosa non gli va troppo giù. Farà dunque il possibile per riprendersi la scena. Come? Preparando i suoi giocatori a una battaglia esiziale.

Inzaghi risponde isolandosi e concentrarsi soltanto sulla sfida. L’allenatore piacentino non parlerà con la stampa e nemmeno alla tv della squadra, proprio per consentire ai nerazzurri di pensare solo a prepararsi all’incontro. Nessuno vuole lasciarsi trascinare dalle polemiche o continuare a parlare della questione riguardante l’attaccante belga.

Inzaghi sa perché Mourinho lo sta pressando, ma non sembra disposto a cascare nel tranello emotivo. Sa anche perché parla di confronto impari: “Si affrontano due squadre completamente diverse“, ha detto il portoghese dopo la gara in Europa League. “L’Inter ha due squadre, ha giocato martedì, si è potuta riposare, ha due giocatori per posizione…“. Inzaghi vuole rispondergli sul campo.

Come arrivano i giallorossi a Milano

Statisticamente, l’Inter ha sempre fatto bene con la Roma. Contro i giallorossi l’Inter ha ottenuto il maggior numero di vittorie (76) e ha realizzato più reti (293) nella sua storia in Serie A. Questa non sarà una sfida come le altre.

Lukaku torna a Milano: mancano due giorni
Romelu Lukaku (LaPresse) – interlive.it

A Mourinho mancheranno Dybala, Pellegrini, Azmoun, Kambulla e naturalmente Abraham. Smalling non è recuperato al 50%. Anche Bryan Cristante dovrebbe essere mezzo ammaccato, ma è difficile che il suo allenatore possa tenerlo tutto il tempo in panchina. Smalling non dovrebbe essere disponibile, mentre il centrocampista italiano farà di tutto per esserci. I più in forma sono Spinazzola e Belotti, che il portoghese ha risparmiato proprio in vista della sfida di Milano, ma non è detto che siano schierati dal primo minuto.

Accanto a Lukaku, Mourinho dovrebbe schierare El Shaarawy, tenendosi Belotti in panchina. A centrocampo, dovrebbero giocare Bove (in goal in Europa League), Paredes (mai così in forma) e Cristante. Sulle fasce Karsdorp e Spinazzola (o Kristensen). Per la difesa si prevede il trio Mancini, Llorente e Ndicka.

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