Sondato da molti club italiani, l’ex centravanti di Roma e Udinese ha svelato il retroscena sul suo coinvolgimento nei sondaggi dell’Inter
Orfana di Edin Dzeko e profondamente turbata dal comportamento ambiguo di Romelu Lukaku, sul quale erano state riposte grandi speranze anche sul suo futuro a seguito della fine del prestito all’Inter dal Chelsea prima di andare alla Roma, il club nerazzurro ha dovuto per forza di cose operare con ingegno.
Blindato Marcus Thuram, con cui non sono mai tramontati i contatti e la stima reciproca è sempre rimasta ben viva, si sono succedute numerose alternative. Finché non è giunta la riconferma di Alexis Sanchez dopo un anno meraviglioso a Marsiglia e il ritorno di Marko Arnautovic, simbolo del Bologna degli ultimi anni.
Insinuatosi fra questi profili di spessore del calcio internazionale e di Serie A c’è stato anche lui, Stefano Okaka. Come raccontato dal calciatore ex Roma e Udinese ai microfoni di ‘TuttoMercatoWeb’, le offerte sono state numerose. Dall’Arabia alla Turchia (lui reduce dall’esperienza all’Istanbul Basaksehir, ndr), passando anche per l’Italia. E l’Inter.
Okaka all’Inter, più di un idea in estate: “Ringrazio la dirigenza”
“Mio fratello – racconta Okaka – mi ha riferito che c’era qualcosa di eccezionale. E infatti qualcosa di vero c’era. Ringrazio la dirigenza dell’Inter per questo, da Zanetti ad Ausilio e Marotta anche solo per aver pensato a me. Ora però c’è Arnautovic, deve pensare a tornare in forma e fare tanti gol”, ha dichiarato il calciatore.
Un siparietto interessante che conferma le voci soffuse sul suo rientro in madrepatria e l’approdo in un club che fino a qualche mese fa era piuttosto incerto su come avrebbe potuto comporre il reparto offensivo alle dipendenze di Simone Inzaghi. Avvicinarsi ad Okaka a gennaio, in ogni caso, non sarebbe un obiettivo del momento per la dirigenza. Nonostante si tratti di un calciatore svincolato e dunque dall’impatto low cost anche per le casse nerazzurre.