La prima punta del Fluminense, autore del gol vittoria nella finale di Copa Libertadores, è già entrato nelle grazie della dirigenza nerazzurra. Il focus sul ragazzo
E’ trascorsa all’incirca una settimana di tempo dal momento in cui il vice Direttore Sportivo nerazzurro, Dario Baccin, ha preso un volo per il Sudamerica con un compito ben preciso.
Il dirigente dell’Inter è, infatti, volato dall’altra parte del mondo per una missione speciale: vale a dire osservare parte dei giovani più interessanti a livello internazionale, in questo caso tra Brasile, Argentina e Uruguay.
Oltre ad aver assistito dal vivo a diversi match in quest’ultima settimana di tempo, Baccin ha seguito con particolare interesse lo scorso sabato 4 novembre Boca Juniors-Fluminense, finale di Copa Libertadores vinta poi per 1-2 da Felipe Melo e compagni. Decisiva la rete del giovane classe ’02 John Kennedy: centravanti di nazionalità brasiliana che, al pari di qualche altro calciatore sudamericano, avrebbe già attirato in maniera seria l’attenzione della dirigenza interista.
Alla scoperta di John Kennedy: la prima punta del Fluminense già finita sul taccuino dei nerazzurri
E’ John Kennedy, centravanti di attuale proprietà del Fluminense soprannominato ‘Milagro’ (che sta a significare ‘miracolo’), l’uomo copertina della passata settimana.
Subentrato a 10′ dalla fine nell’ultimo atto della Copa Libertadores, il classe ’02 ha messo a segno la rete risultata poi decisiva al minuto 99. Una rete, tra l’altro, costatagli l’espulsione a causa di un’esultanza giudicata fin troppo eccessiva (col brasiliano che ha percorso praticamente tutto il campo andando a prendersi l’abbraccio dei suoi tifosi). Poco importa alla fine. Ciò che conta per il giovane centravanti e il suo Fluminense è essersi preso la scena oltre ad aver messo in bacheca un altro importante trofeo.
Nonostante i ventun anni sulle proprie spalle, la storia di John Kennedy (omonimo dell’ex presidente degli Stati Uniti e così chiamato in passato dal padre per via della sua sbandierata passione per la storia americana) è caratterizzata da tanti alti e bassi. Alcuni di questi episodi legati al difuori del campo.
Tralasciando i ritardi agli allenamenti e altre robe varie, la prima punta originaria di Itauna venne coinvolto un annetto fa in uno scandalo che costrinse la polizia locale a sequestrargli la propria vettura. Nell’auto del ragazzo, in quel momento prestata ad altri suoi amici, venne infatti trovata della marijuana. Una vicenda tutt’altro che passata inosservata e che, per pura volontà del club, ha costretto il Fluminense a far aggregare il brasiliano alla Sub-20 per poi cederlo in prestito al Ferroviaria, piccola realtà calcistica di Sao Paulo, per una stagione.
Almeno in questi ultimi mesi di tempo, però, il ragazzo ha preferito incominciare a far parlare di sé sul campo: sia per doti tecniche che per aspetto estetico. Il classe ’02, con tanto di capelli platinati (che di certo non passano inosservati) e maglia numero 9, è infatti una prima punta che vanta dalla sua 181 cm e, inoltre, in grado di svariare su tutto il fronte offensivo.
Killer instict a parte, Kennedy – con all’attivo 4 reti e 1 assist in questa Serie A brasiliana in formato 2023 e con a referto altri 4 gol e 4 assist nella Copa Libertadores 2023 – è uno di quei giovani centravanti abile nel giocare spalle alla porta dando, a quel punto, sempre una soluzione in più ai propri compagni. Un nome di cui sentiremo tanto parlare e che, non a caso, è già finito sul block-notes della dirigenza di ‘Viale della Liberazione’: collettivo che, tra le tante cose, vanta splendidi rapporti assieme all’entourage del calciatore e per cui, a questo punto, potrebbe quindi anche provare a compiere un serio tentativo in futuro.