Senza Mourinho il fantasista argentino potrebbe tornare sul mercato a giugno, ma la pista che lo porterebbe all’Inter è di difficile percorrenza per la dirigenza nerazzurra
La notizia dell’esonero di José Mourinho in qualità di responsabile tecnico della Prima Squadra della Roma ha fatto il giro del mondo in pochissimi minuti. Del resto lo ‘Special One’ non è nuovo a tanto clamore mediatico, ma non per situazioni simili.
Molti infatti sono rimasti increduli per la facilità con cui la presidenza americana del club giallorosso sia riuscita a tagliare fuori dal proprio progetto tecnico l’unico capace di tirare fuori il meglio della Roma anche in situazioni precarie, con un organico non certamente all’altezza di due finali europee.
Ad esser rimasto scottato del suo allontanamento è stato, fra i tanti, anche Paulo Dybala. Lo stesso fantasista argentino che mesi fa aveva scelto di sposare i valori del progetto capitolino soprattutto per la travolgente presenza e mentalità dell’allenatore portoghese. Adesso anche il futuro dell’ex Juventus sembra in forte dubbio ed anche il suo messaggio d’addio, diramato sui sui profili social, sembra avere il sapore di un indizio su quel che potrebbe essere un riavvicinamento a Mourinho in un’altra destinazione.
Dybala mera suggestione, troppi intoppi avversi al riavvicinamento con l’Inter
Chiaro è che se così fosse, non sarebbe di certo l’Inter. Ma in fondo, il club nerazzurro non sarebbe più un’opzione da considerare a prescindere dalla presenza o meno del suo ex allenatore del Triplete.
Dybala piace ancora moltissimo alla dirigenza presenziata da Giuseppe Marotta, su questo non ci piove. Ma la stessa dirigenza deve fare ben più di due conti in tasca. Anzitutto, ad incrinare immediatamente le percentuali di riuscita della ipotetica trattativa sono le condizioni di mercato. L’argentino ha ancora due anni pieni di contratto, su cui la Roma farebbe comunque leva per non far scendere il costo del suo cartellino troppo al di sotto del limite di 20 milioni.
In secondo luogo, Dybala pretende un ingaggio che sia all’altezza delle proprie qualità di calciatore talentoso e spacca-partite. Cifre che al momento l’Inter non potrebbe permettersi neppure fosse un parametro zero. Poi c’è anche da considerare la funzionalità del calciatore all’interno degli schemi di Simone Inzaghi: probabilmente fungerebbe da seconda punta e rifinitore alle spalle degli attaccanti, una sorta di post Sanchez. Minutaggio dunque ridotto, non da lui.
Infine, non per importanza, non è da escludere anche il fattore meramente atletico. Dybala tende ad andare spesso incontro a infortuni e questa è una situazione che potrebbe attanagliare una formazione come l’Inter, estremamente impegnata nel corso dell’anno sportivo. Insomma, tutte queste condizioni sarebbero già sufficienti a far allontanare il nome dell’ex Juventus dal taccuino di Marotta anche per il prossimo futuro.