Il centrocampista francese infiamma il prossimo derby d’Italia fra Inter e Juventus con una suggestione pungente, per i nerazzurri sarebbe comunque impossibile da raggiungere senza sforzi
A pochi giorni dal calcio d’inizio del derby d’Italia che potrebbe decidere almeno in parte le sorti del campionato e dello Scudetto, Inter e Juventus sono nuovamente protagoniste di una storia o suggestione di mercato che avrebbe dell’incredibile.
Ad essere finito sul piatto è il centrocampista mancino Adrien Rabiot, già lo scorso anno in lista partenti prima della blindatura dei bianconeri per un’altra stagione ancora che ha poi premiato l’ambiente con grandi risultati sul campo.
La Juventus sarebbe comunque restia a lasciar andare un calciatore tanto importante come il francese il prossimo giugno al termine del suo contratto, perché spesso decisivo e considerato anche dal popolo bianconero fra i migliori profili dall’alto tasso di rendimento ed efficienza nel corso delle ultime stagioni giocate fra scandali, cattive gestioni e risultati complessivi deludenti.
Rabiot appeso a un filo come lo scorso anno, ma la suggestione Inter è di gran lunga fuori portata
Per questo motivo, la pista principale sarebbe data dalla promozione di un’operazione speculare a quella portata avanti lo scorso anno al fine di convincere il calciatore a sedere ancora a corte di Massimiliano Allegri o chi ne farà le veci per un’altra stagione ancora.
Questa modalità tuttavia non è tanto presa di buon gusto perché sarebbe il prodotto di un carpe diem eccessivamente ripetuto: Rabiot non avrebbe garanzie sul futuro per l’ennesima volta in due anni. Così la strada della separazione resta pur sempre valida e se così dovesse avvenire, l’ex PSG sarebbe libero di accasarsi alla migliore offerente a costo zero. Un toccasana per l’Inter di Giuseppe Marotta, abile stratega in grandi colpi gratuiti. Stando alla provocazione dell’insider portoghese Pedro Almeida l’affare non sarebbe poi così impossibile.
Ciononostante il tentativo di abbordaggio del club nerazzurro per un profilo simile non è di semplice risoluzione per questioni soprattutto economiche e d’ingaggio. Rabiot percepisce ben più di quanto l’Inter potrebbe promettere ed anche le commissioni per l’entourage sono piuttosto esose. Nulla di cui Steven Zhang può farsi carico in un momento tanto delicato della storia nerazzurra, in cui è molto facile spezzare il sottile equilibrio fra ricavi e spese contenute.