Giuntoli vorrebbe portare in bianconero l’attuale tecnico dell’Atletico Madrid, Diego Simeone. In lui sarebbe visto l’erede ideale di Allegri alla Juventus
Sono trascorsi soltanto pochi giorni dalla disputa del primo ottavo di finale in programma fra Inter e Atletico Madrid, eppure si parla ancora abbondantemente di quanto l’approccio tattico e mentale degli uomini nerazzurri di Simone Inzaghi sia stato perfetto nella nottata di San Siro.
Nonostante il margine di vantaggio piuttosto scarno di un solo gol filtra comunque fiducia sulle buone chance di passaggio del turno ai quarti, ma prima di pensare in grande ci sarà comunque da affrontare nuovamente la formazione di Diego Simeone nella sfida decisiva del Metropolitano.
Sarà quel che sarà, il tecnico argentino potrà dire di averci messo l’anima anche stavolta. E una volta terminata la stagione, molto del suo futuro potrebbe clamorosamente cambiare. Non che l’addio all’Atletico sia una novità: è infatti ormai da diverso tempo che si è aperto un nuovo spiraglio nella carriera di uno degli allenatori più vincenti della sua generazione e anche più fedeli alla propria causa. Come lui soltanto in pochi, soprattutto in Europa. Vedi ad esempio, Jurgen Klopp.
Fra le svariate possibilità e panchine vacanti a partire dalla prossima annata sportiva, oltre a quella del Liverpool ci potrebbe essere anche quella della Juventus. E il nome di Simeone brulica nella mente del direttore sportivo bianconero Cristiano Giuntoli da qualche tempo ormai, come diretto sostituto di Massimiliano Allegri in caso di partenza.
Simeone-Juve, idea impregnata di difficoltà: “Rispetto ad Allegri non porterebbe rivoluzioni”
Anzitutto, l’ex dirigente del Napoli dovrebbe comprendere le grandi difficoltà nel convincere l’Atletico a separarsi anticipatamente da Simeone nel bel mezzo di una lenta rinascita ed un cambio generazionale fra i ‘Colchoneros’ di Madrid.
Quel che potrebbe spingere un avvicinamento è però la volontà o meglio il desiderio mostrato dallo stesso argentino di far ritorno in Italia, in Serie A, presto o tardi. In secondo luogo, il grande ostacolo verrebbe dato dalle richieste economiche non proprio basilari. E non ultimo per importanza, l’intero ambiente bianconero dovrebbe fare i conti con lo stretto legame di Simeone e il mondo nerazzurro dell’Inter, al quale resta profondamente legato per via del suo passato da calciatore.
Al di là delle considerazioni sentimentaliste, però, per Reverso ci sarebbe anche un livello di incompatibilità di gioco fra la Juventus attuale e Simeone: “Se i bianconeri vorranno cambiare allenatore per proporre un nuovo stile di gioco, allora direi che Simeone non sarebbe poi una rivoluzione in relazione al gioco di Allegri”, ha rivelato nel corso dell’intervento in streaming su ‘TvPlay‘.