Condanna Zhang e ripercussioni sull’Inter: come stanno le cose

La condanna di Zhang in Italia ha gettato nel panico i tifosi dell’Inter: l’era Suning potrebbe concludersi nel peggiore dei modi

Steven Zhang è stato giudicato un debitore insolvente anche dalla giustizia italiana. La Corte d’Appello civile di Milano, pochi giorni fa, ha infatti riconosciuto “sussistenti i requisiti per il riconoscimento” anche nel nostro Paese della sentenza pronunciata dal tribunale di prima istanza della Corte Suprema della regione amministrativa speciale di Hong Kong ai danni di Steven Zhang.

Condanna in Italia a Zhang
Zhang (LaPresse) – interlive.it

Parliamo di un verdetto risalente a due anni fa relativo a una causa intentata, e poi vinta, dalla China Construction Bank, con la quale il presidente cinese dell’Inter è stato condannato a restituire un prestito da oltre 250 milioni di dollari.

In pratica, in Italia è stata riconosciuta la pignorabilità dei beni del condannato, che deve ancora restituire il debito alle banche, più gli interessi. A naso, un totale di oltre 300 milioni di dollari. In tutti questi procedimenti, la società nerazzurra è totalmente estranea, ma la condanna subita da Zhang mette comunque in imbarazzo l’Inter.

La notizia, però, è una non notizia. La sentenza principale di condanna, quella pronunciata dai giudici di Hong Kong, risale al settembre 2022. La Corte d’Appello italiana ha solo riconosciuto la validità di quella condanna anche qui nel nostro Paese. E cosa c’entra l’Inter?

In sostanza nulla, se non per una questione di immagine. La sentenza che interessa il club nerazzurro, come chiaramente espresso anche nell’ultimo bilancio, è quella che verrà emessa ad aprile concernente un’altra fattispecie: il fatto che sia o meno lecito che il presidente dell’Inter non percepisca stipendio dal club.

Per mettersi al riparo da pignoramenti, Zhang ha infatti rinunciato a ogni tipo di retribuzione per il suo ruolo di presidente del club. E la sentenza di aprile potrebbe incidere, anche se limitatamente, sul bilancio nerazzurro qualora arrivasse una multa.

La notizia della condanna a Zhang: i rischi per l’Inter

Dunque, che cosa sta succedendo? I fatti sono noti: Zhang è insolvente in Cina, e la sentenza italiana dice che adesso anche nel nostro Paese i creditori possono pignorargli fondi e beni. Il cinese, che non è stupido, non ha nulla da temere, dato che non ha nulla in Italia.

Condanna in Italia a Zhang
Zhang (LaPresse) – interlive.it

La notizia, va da sé, danneggia l’immagine del club. Ma sono cose risapute. E vecchie. Non nascondiamoci: per l’Inter avere un presidente dichiarato insolvente non è una bella cosa. Ma il club non è improvvisamente caduto in disgrazia né Zhang ha ora l’obbligo di vendere. Il club, attraverso la società controllante, e nelle sue diramazioni controllante, non mai stato dichiarato insolvente. A livello legale, la proprietà non infrange alcuna norma, né per solidità né per onorabilità.

Anche se ha avuto una condanna, Zhang può continuare a fare il presidente dell’Inter. Ciò non è vietato da nessuna delle norme in vigore. E rispetto al debito con Oaktree, cambia poco o nulla. Se non che gli americani potrebbero considerare Zhang come un cattivo pagatore, non meritevole di un rifinanziamento.

Anche dal punto di vista economico per l’Inter non cambia niente. Il bilancio è già stato praticamente risanato, e i conti rispettano in vista della prossima stagione tutti i parametri richiesti. Anche in caso di cessione o di passaggio a Oaktree, nessuno dovrebbe immettere capitali per mantenere a galla la società.

Zhang, intanto, non è stato incriminato in Cina, cioè nel suo Paese e dove ci sono le sue società più grandi e ricche, ma a Hong Kong, negli USA e in Italia, dove non ha niente. Il che è singolare, dato che la banca creditrice è cinese. C’è dunque il forte sospetto che il Governo stia proteggendo Zhang e i suoi beni.

Impostazioni privacy