Le parole dell’intervento mediatico di Zhang per ‘Sky Sport’ nel paddock del GP di Formula 1 a Shangai, tra futuro all’Inter e la stima per Inzaghi nel suo cammino vincente
In un fine settimana che volge alla conclusione per buona parte degli sportivi amanti del gioco più bello del mondo, i nerazzurri dell’Inter attendono ancora l’ultima parola nel match di domani sera contro il Milan. Una ragione in più per seguire in mattinata il GranPremio di Formula 1 di Shangai ove, fra gli ospiti pizzicati nel paddock dagli inviati di ‘Sky Sport’ c’era anche il presidente e proprietario nerazzurro Steven Zhang.
Quest’ultimo è subito andato dritto al sodo dichiarandosi orgoglioso per il cammino compiuto dai suoi in questa stagione nonostante le eliminazioni da Coppa Italia a Champions League, con l’obiettivo prioritario della vittoria dello Scudetto ormai raggiunto. “Sono davvero felice e non potrei essere più contento di così”, ha ammesso.
Emozione su più livelli per l’imprenditore cinese, accostato da tempo alle delicatissime questioni societarie legate alla presunta cessione delle quote del club a terzi o addirittura al fondo Oaktree – creditore del sostanzioso prestito ricevuto – in caso di mancato rientro del debito. “Ci sono state voci continue per sette anni ma questo lo voglio dire: continueremo a vincere con questo club. Siamo prossimi al settimo trofeo di questa gestione e voglio smentire tutto, nessuna delle voci è vera“, ha raccontato apertamente e senza timore Zhang.
Zhang tra futuro all’Inter ed Inzaghi: “Lavoriamo insieme”
Voltando pagina, almeno per il momento, sul suo futuro gestionale nel club, il presidente nerazzurro ha poi voluto dedicare un’ampia parentesi anche al tecnico Simone Inzaghi.
Protagonista anch’egli come il resto della squadra ad un’impresa degna di ogni pronostico favorevole: “Lautaro è un calciatore pazzesco mentre Inzaghi è un grande dono. Lavorare con lui trasmette calma e fiducia, indubbiamente sarà ancora il nostro allenatore”, ha quindi concluso. E adesso palla al campo per la chiusura dei giochi di campionato, con il solito interrogativo pendente circa l’affare di slittamento della data di scadenza del debito di fine maggio.