L’AD nerazzurro, approdato a Milano nell’ottobre del 2018, ha conquistato nella serata di ieri il suo secondo Scudetto in vesti di dirigente dell’Inter
Si è consumato nell’ottobre del 2018 l’addio di Beppe Marotta dalla Juventus, dirigente trasferitosi a quel punto a Milano in sponda nerazzurra. Già 6 i trofei conquistati dall’esperto Amministratore Delegato dell’Inter con indosso questi colori, per essere più precisi 1 Scudetto, 3 Supercoppe Italiane e 2 Coppe Italia. Ben presto si aggiungerà, però, qualcos’altro nella ricca bacheca del club di Viale della Liberazione.
Stiamo parlando del Tricolore ottenuto in maniera aritmetica dall’Inter nella serata di ieri, il 20esimo nell’intera storia nerazzurra. Un traguardo, questo, diventato realtà anche per via del grande lavoro svolto ‘da dietro le quinte’ in questi ultimi anni. Ne sa qualcosa Marotta, che si è così espresso al termine del derby della Madonnina: “Quanto è stato bello il percorso dell’Inter quest’anno? È stato molto emozionante e adrenalinico. Colgo l’occasione per porgere i miei ringraziamenti, in primo luogo a Steven Zhang, poi ai tifosi e infine a Simone Inzaghi, che ha plasmato questo gruppo, e a tutti i componenti della società che hanno supportato l’attività” – ha spiegato.
“Il nostro modello, composto da valori importanti come il senso d’appartenenza e la cultura del lavoro, si è rivelato vincente. Abbiamo così posto le basi per un ciclo che non è ancora arrivato alla fine, siamo a metà strada e c’è ancora molto da fare”. Non solo, l’esperto dirigente del club meneghino ha poi avuto tempo e modo di soffermarsi anche sul proprio futuro.
Marotta: “Futuro? Resto a disposizione dell’Inter, ma nel 2027 avrò settant’anni e dovrò farmi da parte”
Al termine di Milan-Inter, sfida terminata per 1-2 in favore del club di Viale della Liberazione, l’attuale Amministratore Delegato nerazzurro, Beppe Marotta, ha colto l’occasione per sbilanciarsi sul proprio futuro dinanzi ai microfoni di ‘Sport Mediaset’.
Queste, in tal senso, le dichiarazioni rilasciate dall’esperto dirigente ‘made in Italy’, legatosi soltanto qualche mese fa alla formazione vicecampione d’Europa in carica a mezzo di un accordo che scadrà nel 2027: “Fin quando resterò a Milano? Personalmente sono a massima disposizione dell’Inter, sta a loro decidere fin quando utilizzarmi. Ho ancora tre anni di contratto. Nel 2027 invece, quando avrò settant’anni, la decisione più giusta penso sia quella di passare il testimone a qualcun altro. Ora come ora, però, mi sento ancora giovane, adrenalinico, con voglia di sognare e di dare a tutti gli interisti qualcosa di importante”.