In passato Allegri è stato vicino all’Inter: un suo arrivo avrebbe allontanato per sempre Simone Inzaghi
Sono tanti i retroscena sulla panchina dell’Inter venuti fuori in questi ultimi anni. Più volte e da parte di più fonti si è evocato uno scenario considerato ai limiti dell’horror per molti tifosi nerazzurri: Beppe Marotta, dopo l’addio di Conte, era pronto a mettere sotto contratto Massimiliano Allegri. E su questa ricostruzione ci sono pochi dubbi, dato che lo stesso Marotta ha ammesso di aver pensato ad Allegri in quella circostanza.
Per molti versi, era prevedibile: Beppe Marotta e Massimiliano Allegri si piacciono e hanno lavorato sempre bene insieme. Così, qualche mese fa, nei giorni in cui Allegri alzava la cresta e parlava di guardie e ladri e cavalli coi paraocchi, sognando un sorpasso ai danni dei nerazzurri, Marotta volle stemperare i toni ed esprimere parole di apprezzamento nei confronti dell’allenatore della Juve.
Marotta disse che quando un tecnico va via è normale contattare i tecnici liberi. “Chiamammo Allegri perché era libero, poi siamo stati felici di accordarci con Inzaghi. E ora siamo contenti e fieri di questa scelta, con tutto il rispetto per Allegri“.
Fu Marotta a chiamare Allegri alla Juve nel 2014, proprio per sostituire Antonio Conte. Il livornese fu accolto a Torino con scetticismo ma riuscì poi a conquistare quel pubblico con un ciclo di cinque Scudetti consecutivi, quattro Coppe Italia, due Supercoppe e due finali di Champions.
Allegri all’Inter: quando l’Inter rischiò di perdere Inzaghi
Nell’estate del 2021, di nuovo Conte abbandonò la nave, questa volta dipinta a colori nerazzurri. Marotta pensò proprio ad Allegri, che però era stato contattato anche dalla Juve, dopo l’esonero di Andrea Pirlo. Si è riparlato di quei giorni a Cronache di Spogliatoio. Fernando Siani, giornalista che ha lavorato all’interno del club nerazzurro, ha ricostruito la vicenda dal suo punto di vista.
“Quando l’Inter prende Simone Inzaghi, il club ha già tutto pronto per annunciare Allegri“, ha raccontato Siani. “L’accordo con Allegri però salta per l’inserimento della Juve. Allora l’Inter in un giorno, quando Inzaghi sta per rinnovare con la Lazio, lo convince e lo prende“.
Va specificato che non è andata esattamente così. In realtà fu l’Inter a inserirsi, dato che Andrea Agnelli aveva già strappato una promessa al vecchio amico Allegri. Marotta provò a intrigare l’allenatore livornese offrendogli un contratto assai ricco. E ci fu anche una cena.
Allegri, alla fine, seppur lusingato dalla proposta, non se la sentì di tradire la Juve e la parola già data ad Agnelli. E così tornò alla Juve per il suo secondo ciclo, ora vicino alla sua conclusione. All’Inter è andata di lusso. Almeno in prospettiva. Allegri all’Inter avrebbe significato un rinnovo di Inzaghi con la Lazio.
Voleva l’Inter sesta e se l’è ritrovata prima
E così non sarebbe mai cominciato quel ciclo che ha portato alla seconda stella quest’anno e a un gioco che entusiasma mezza Europa. Soprattutto, sarebbe arrivato sulla panchina dell’Inter uno che l’anno scorso, nella partita di Coppa Italia fra Inter e Juve che culminò con l’espulsione di Lukaku e Handanovic, si fece prendere dall’isteria, entrò negli spogliatoi e cominciò a inveire contro i giocatori nerazzurri: “Siete delle m… Tanto arrivate sesti“.
Sempre in quell’occasione se l’era presa perfino con Beppe Marotta, cioè con il caro amico che lo avrebbe voluto all’Inter, sputando offese a destra e a manca. Fu la Juve poi a finire bassa in classifica, per la penalizzazione. E quest’anno la situazione malgrado il terzo posto in classifica è anche peggiorata: la squadra è senza gioco, senza identità e senza entusiasmo. E le colpe sono soprattutto di Allegri.
L’Inter di Inzaghi invece brilla, sotto tutti i punti di vista. Anche per quanto riguarda lo stile. Inzaghi non si è mai permesso battutine e offese. Ha sempre risposto con pacatezza alle provocazioni. E se ne sarà accorto anche Marotta che uno così è mille volte meglio di un Allegri.