Inzaghi: “La società si sta muovendo”. ‘Siparietto’ con Sacchi

Il tecnico dell’Inter ha ricevuto il ‘Premio Bulgarelli’ in qualità di miglior allenatore italiano

Nuovo riconoscimento personale in arrivo per Simone Inzaghi, tecnico che ha detto addio alla Lazio nell’estate del 2021 per poi approdare a Milano in sponda nerazzurra. Già 6 i trofei conquistati dall’allenatore emiliano nelle sue prime tre stagioni vissute alla guida dell’Inter, vale a dire 3 Supercoppe Italiane, 2 Coppe Italia e, per ultimo, lo Scudetto ottenuto in questa edizione di Serie A, arrivato esattamente il 22 aprile scorso in maniera aritmetica contro il Milan.

Inzaghi siparietto con Sacchi
Inzaghi col Premio Bulgarelli (Instagram @inter) – interlive.it

A dir poco straordinari i numeri messi a registro da Lautaro e compagni in questo campionato, col club meneghino che vanta il miglior attacco e la miglior difesa del torneo. Ottantanove, per il resto, i punti raccolti dalla squadra neo Campione d’Italia nelle prime 35 giornate, a testimonianza dello splendido percorso compiuto dal club di Viale della Liberazione. Gran parte del merito va dato anche al tecnico piacentino, in grado di mettere i propri calciatori nelle migliori condizioni possibili e premiato direttamente da Arrigo Sacchi durante la giornata di oggi.

Il tecnico nerazzurro ha infatti ricevuto in mattinata il ‘Premio Bulgarelli’ in qualità di miglior allenatore italiano, concedendo poi qualche dichiarazione inerente sia al presente che al futuro imminente: “Questo Scudetto è quello della gioia, perché sappiamo di aver fatto felici milioni di interisti che aspettavano da tanto questa seconda stella, che fortunatamente è arrivata. Siamo contenti di quello che abbiamo fatto ed è giusto goderci questo traguardo insieme ai nostri fantastici tifosi. Al giorno d’oggi bisogna guardare sempre avanti. Vogliamo continuare a vincere. Nonostante i paletti e il budget a nostra disposizione, la società si sta già muovendo per la prossima stagione, tutto questo per far sì che le cose possano migliorare ancor di più”.

Non solo. Durante la cerimonia di premiazione è andato in scena un insolito siparietto che ha visto come protagonista lo stesso Sacchi, con l’ex allenatore del Milan che una volta chiamato a parlare a proposito di Inzaghi è poi finito per partorire un proprio pensiero (perdurato sui due minuti di tempo) su Carlo Ancelotti. Necessario a quel punto l’intervento del conduttore televisivo: “Sì, ma noi siamo qui per premiare un altro grande allenatore in prospettiva”. Da lì la risposta dell’ex Ct della Nazionale Italiana di Calcio: “No, non direi in prospettiva. In realtà, io non l’ho bastonato ma ho soltanto cercato di spronarlo e, personalmente, sono molto contento che Simone sia riuscito a fare quel passo in più. In Italia ci sono tanti tattici ma pochi strateghi e lui è finalmente diventato a tutti gli effetti uno stratega“.

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