L’annuncio ufficiale di Ausilio: nuovo ‘caso’ Skriniar, i dettagli

L’Inter non vuole affrontare un nuovo caso Skriniar e Piero Ausilio, per ora, si dice fiducioso: il piano nerazzurro

Il caro Milan Skriniar aveva cominciato la sua sesta stagione in nerazzurro da giocatore in scadenza. Nessuno però sembrava davvero preoccupato dalla quella situazione, anche se qualche mese prima, in uno scenario simile, l’Inter aveva già perso Ivan Perisic. C’è da dire che il croato non si era mai sbilanciato sul proprio futuro mentre il difensore slovacco, con la mano sul cuore, aveva lasciato intendere di voler essere corretto fino in fondo e di non voler deludere i tifosi nerazzurri.

Caso Skriniar: Ausilio è fiducioso
Ausilio e Skriniar (Ansa) – interlive.it

In quell’annata, il difensore ha vinto altre due coppe con l’Inter: la Supercoppa e la Coppa Italia. Il suo quarto trofeo in nerazzurro, la Supercoppa italiana, è arrivato battendo il Milan. Era inverno, e la situazione con il club era già compromessa: era venuto fuori che ci fosse già un accordo per trasferirsi a zero al PSG a fine stagione. A pochi giorni dopo, il centrale si è infortunato, e poi ad aprile scelse di operarsi (alla schiena).

Rientrato solo nel finale di stagione, il 10 giugno si è seduto mesto in panchina durante la finale di Champions League, persa dai suoi compagni per 1-0 contro il Manchester City. Qualche giorno dopo ha fatto i bagagli e se n’è andato a Parigi.

Da allora all’Inter si continua insistentemente a parlare di caso Skriniar. Una vera e propria fisima. La dirigenza, scottata da quanto avvenuto, ha giurato non voler mai più arrivare a giocare un campionato con un tesserato in scadenza, a meno che non si tratti di vecchietti il cui passaggio a Milano appare già dall’inizio provvisorio (D’Ambrosio, Sanchez, Cuadrado) o scarti (Gagliardini, Sensi).

Ora, per esempio, Piero Ausilio sa benissimo che una delle priorità nerazzurre è quella di evitare il caso Skriniar bis con Denzel Dumfries. E due sono le strade: il rinnovo subito o la cessione entro fine agosto.

Ausilio scongiura il nuovo caso Skriniar: “Vuole restare

Il ds nerazzurro ha spiegato però che l’olandese non è ufficialmente in vendita, malgrado il contratto non ancora rinnovato e la scadenza sempre fissa a giugno 2025. Secondo Ausilio, dunque, l’Inter dovrebbe continuare a trattare per il rinnovo. Fino a quando? Non si sa.

Dumfries non come Skriniar
Milan Skriniar abbraccia Onana (Ansa) – interlive.it

Dopo aver ricevuto il premio Pietro Calabrese, Ausilio è stato intervistato ai microfoni di Sky Sport e ha parlato anche di Denzel Dumfries, spiegando che l’Inter vuole rimanere un club competitivo, per confermarsi. E che se ci saranno opportunità di mercato, la dirigenza le valuterà senza tirarsi indietro.

Su Dumfries, ha detto di aver parlato con lui di recente. “Al di là della situazione contrattuale che valuteremo nei prossimi giorni insieme, ha manifestato la voglia di restare. Poi se arriveranno delle offerte e lui vorrà prenderle in considerazione, ne parleremo“. E poi, sono arrivate le solite dichiarazioni diplomatiche: “A oggi comunque è un giocatore dell’Inter e mi ha confermato di voler rimanere. Sulla fascia destra, ora non pensiamo ad altro“.

C’è solo l’Aston Villa

Dice il vero, Ausilio? L’impressione è che Dumfries voglia un’avventura in Premier. Sono anni che sta provando a trasferirsi in Inghilterra. L’unico problema è che si aspettava un’offerta da un top club. Il Chelsea, lo United e l’Arsenal lo hanno corteggiato solo da lontano, per poi sparire. Ora c’è l’Aston Villa, che però non lo fa impazzire.

Ausilio rassicura su Dumfries
Dumfries (Ansa) – interlive.it

Ecco perché non si esclude le permanenza. Ci vorrebbe però un rinnovo almeno annuale, per evitare il rischio di nuovo caso Skriniar. E Dumfries, quindi, potrebbe anche scendere a compromessi. L’impressione è che il club abbia concesso all’olandese altri giorni di tempo. Poi, entro la fine dell’Europeo, dovrà rispondere.

L’autunno scorso, parlando con la Gazzetta, Marotta parlò del caso Skriniar rivelando di esserci rimasto male. “Ho provato un forte sentimento di delusione. Perché quando un giocatore non rinnova, non va contro la classe dirigenziale o contro il presidente, ma va proprio contro la storia e il valore del club. Ha fatto un torto all’Inter, non a me o ad Ausilio“, disse l’attuale presidente.

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