L’Inter si prepara a una possibile svolta in difesa: Stefan de Vrij è stato richiesto da molte squadre sia in Premier che in Olanda
Secondo un certo tipo di narrazione Stefan de Vrij sarebbe una specie di peso morto per Inzaghi e l’Inter. Già da un anno si cerca di farlo passare per un vecchio che serve a poco. In realtà Stefan de Vrij ha 32 anni, non 40, e anche in questa stagione, tutte le volte che è stato chiamato in causa ha fatto bene. L’unico vero errore lo ha fatto in Champions, quando non è riuscito a controllare Depay a Madrid.
In ogni caso Stefan de Vrij non è un giocatore finito, e lo dimostra il fatto che sia tornato titolare in Nazionale (al posto di De Ligt). Inoltre, lo stesso difensore olandese ha fatto capire in tutti i modi di essere un uomo vero, importante per l’Inter anche a livello morale: è uno che si mette sempre a disposizione, non protesta, non sbuffa…
Ultimamente, intervistato in Olanda da Algemeen Dagblad, de Vrij ha anche ammesso che nel suo modo di intendere il calcio è cambiato qualcosa: la svolta è arrivata proprio all’Inter. Il difensore ha ammesso che gli dispiace se non gioco e che continuerà a dare tutto sé stesso per dimostrarsi meritevole di una maglia da titolare. “Ma in un contesto di un certo livello o in una fase finale di un torneo importante, spesso vincono le squadre più coese e meglio preparate”, ha detto l’ex Lazio.
“Anche all’Inter lo si sente enormemente“, ha ribadito. “Che senso ha arrabbiarsi o mettere il muso se non giochi? Sei un professionista, devi essere sicuro di essere presente quando vieni chiamato in causa”. Ha poi ammesso di aver ricevuto tante domande sul suo futuro con la Nazionale dopo non aver giocato nemmeno un minuto durante l’ultimo Mondiale: “Ma non rifiuterei mai una chiamata della nazionale olandese. Lo considero un grande onore”.
La svolta di de Vrij: parla l’agente
Il difensore dovrebbe dunque rimanere a Milano, dove in quest’ultima stagione ha collezionato complessivamente 33 presenze, per un totale di circa 2.000 minuti in campo. Non male. Specie se il tuo allenatore è uno che farebbe giocare sempre gli stessi, anche se sono sulle ginocchia.
Ronald Koeman, intanto, lo ha convocato per gli Europei e molto probabilmente lo considera un titolare: un’altra prova che l’ex Lazio è un giocatore ancora competitivo tanto per l’Inter quanto per gli Oranje.
Le altre conferme arrivano dal suo agente, Federico Pastorello. Il procuratore ha fatto visita alla dirigenza nerazzurra e ha detto tre o quattro cose molto interessanti. La prima riguardo de Vrij. Pastorello ha dichiarato che de Vrij ha ricevuto avuto offerte dall’Olanda ma che sembra intenzionato a rimanere all’Inter.
Pure Acerbi non dovrebbe muoversi: punta a essere pronto per il ritiro. Ha poi aggiunto che Taremi sarà una sorpresa e che l’Inter ha sondato anche il giovane portiere Kotarski (che però ha già una prima scelta).
No al PSV: il futuro del centrale
Non possiamo tuttavia dire che Pastorello abbia chiuso del tutto all‘ipotesi di un addio de Vrij. Dopo aver spiegato che il suo assistito sta bene in Italia e all’Inter, ha concluso con la solita frase che genera dubbi: “In futuro non si può mai sapere, anche se in questo momento lo consideriamo all’Inter”.
Ciò che sappiamo è che de Vrij ha detto no al PSV e che potrebbe voler rispettare ultimo anno di contratto con Inter. Sappiamo anche che ha dichiarato di non essere particolarmente attratto dalla Premier. “L’Inter è casa mia“, ha dichiarato.
Solo in caso di un addio di de Vrij l’Inter potrebbe prendere un nuovo centrale, magari un difensore più giovane. L’investimento importante sembra comunque improbabile: Buongiorno, per esempio, è fuori portata e ormai sembra sempre più vicino al Napoli.
Che ad Acerbi e a de Vrij possa far comodo avere un terzo centrale come rincalzo non è comunque un mistero. La difesa, in questa stagione, ha fatto dei numeri clamorosi, e non dovrebbe essere toccata. Ma ai due va forse affiancato un altro centrale. Soprattutto per Acerbi (visto l’infortunio recente e l’età) un ricambio ci vuole. Le opzioni possibili rimandano al rilancio di un tesserato o un ex tesserato, come Zihno Vanheusden, che ritornerà a Milano dopo l’annata in Belgio, o Pirola, che può essere riscattato a una decina di milioni dalla Salernitana.
Oppure l’Inter potrebbe scegliere di andare su un parametro zero o su un giocatore acquistabile a pochi milioni. I due nomi alternativi a Zihno sono dunque quelli di Hummels del Borussia Dortmund e Smalling della Roma. Mats Hummels non vuole andare avanti col Borussia e il Borussia non vuole trattenerlo, quindi il difensore cercherà una nuova squadra come paramentro zero in Europa (ha già detto no alle proposte arabe). Su di lui ci sono anche la Roma, la Lazio e il Napoli.