L’Atalanta, la sosta e poi 4 match chiave in meno di 10 giorni: Inzaghi sa di dover chiedere l’ennesimo sforzo al suo gruppo
Il Feyenoord, come prevedibile, non si è dimostrato un avversario troppo complicato da battere. E ora per l’Inter arriva la fase più critica. Bisognerà battere l’Atalanta in Serie A per non perdere il primo posto in classifica. E dopo la sosta, bisognerà interrompere la serie negativa contro il Milan in Coppa Italia e poi provare a far male al Bayern in Germania nell’andata dei quarti di Champions League.
L’allenatore dell’Inter è costretto a pensare giorno per giorno, senza programmare e gestire le forze. Anche perché le riserve non hanno sempre dimostrato di poter essere all’altezza dei titolari. Inoltre, c’è da fare i conti con le varie assenze.
Dopo un giorno di riposo dopo l’impegno in Champions, ieri, durante l’allenamento in casa Inter in vista della delicatissima gara contro l’Atalanta di Gianpiero Gasperini, Inzaghi ha dovuto lavorare con tre uomini in meno sulle fasce, senza un difensore centrale e senza un’alternativa a centrocampo.
Partiamo dal difensore: Stefan de Vrij ha lavorato a parte per via dell’infiammazione al ginocchio e resta da valutare se sarà o no convocabile per la trasferta di Bergamo. Sono ancora out per infortunio Zalewski, Dimarco e Darmian. Contro il Monza si è poi infortunato Zielinski, che ne avrà probabilmente per un paio di mesi. E tutto questo con un calendario che non permetterà alla squadra di rifiatare.
Calendario complicato: l’Inter potrebbe andare in affanno
Per la sosta delle Nazionali in tanti giocheranno lo stesso, convocati dalle rispettive rappresentative. Qualcuno sperava che Deschamps potesse lasciare a casa l’ammaccato Thuram e Pavard. E invece il ct della Francia li ha convocati entrambi. A sorpresa anche Yann Bisseck ha ottenuto la prima convocazione con la Germania. Lautaro, ovviamente, già è stato chiamato in causa dalla nazionale argentina.
In attesa delle liste di Italia, Turchia e Olanda, si teme che Spalletti possa convocare anche l’infortunato Dimarco. E Inzaghi, durante la sosta, dovrà lavorare con il solito gruppo ristrettissimo per preparare la sfida di A contro l’Udinese e poi il derby di Coppa Italia.
Il calendario dell’Inter da domenica in poi, considerando tutte e tre le competizioni in cui è ancora in gioco, è assai tosto… Sulla carta, le uniche due partite abbordabili saranno quella contro l’Udinese, che in questo preciso momento è la squadra più in forma della Serie A, e con il Parma, rilanciata dall’ex Chiuvu e in piena lotta per la salvezza.
Proprio la partita contro il Parma, che si incastra fra derby e la sfida di Champions contro il Bayern potrebbe rivelarsi ostica. C’è dunque bisogno che Dimarco e Zalewski tornino arruolabili e che la sosta nazionali non ci riservi brutte sorprese.
60 partite stagionali, sarebbe record
Inzaghi, per forza di cose, dovrà attuare delle rotazioni e, soprattutto, chiedere alla squadra di affrontare ogni avversario con massimo rispetto, massima concentrazione. Dopo il big-match contro l’Atalanta e la pausa per le nazionali, i nerazzurri dovranno infatti prepararsi a un vero e proprio tour de force. Ci sono in programma 6 partite in appena 17 giorni. L’ennesimo ciclo che metterà alla prova la resistenza fisica e mentale della squadra.
A fine stagione, l’Inter avrà giocato 56 partite certe. Andando avanti in Coppa Italia e in Champions, le gare diventerebbero addirittura 60. Il 30 marzo c’è Inter-Udinese. Poi, mercoledì 2 aprile, ci sarà la sfida contro il Milan in Coppa Italia. Sabato 5 aprile (data ancora da ufficializzare) i nerazzurri dovrebbero andare a Parma. L’8 aprile c’è la trasferta in Baviera contro il Bayern.
E non finisce qui. Nel weekend del 12-13 aprile l’Inter ospiterà il Cagliari a San Siro. Il 16 c’è il ritorno dei quarti contro i tedeschi. E quel giorno lì si capirà in modo inequivocabile che peso dare alla stagione dell’Inter: sarà marcia trionfale o crollo?