Bastoni all’improvviso: “Ho chiesto di essere ceduto”

Il retroscena del difensore centrale sugli albori della sua esperienza in nerazzurro nell’era Conte, poi la chiamata in Nazionale e la finale di Champions 

Forte, costante, insuperabile. Alessandro Bastoni è uno degli uomini del momento dell’intero scenario calcistico mondiale. E l’Inter, di questo ragazzo, non può che esserne fiera.

Bastoni a The BSMT
Bastoni all’improvviso: “Ho chiesto di essere ceduto” (Podcast ‘The BSMT’) – interlive.it

Ma prima di arrivare lì dove si trova adesso, ad un passo dalla tanto desiderata seconda occasione in una finale di Champions League dopo la notte di Istanbul di due anni fa, il giovane difensore centrale nerazzurro ne ha percorsa tanta di strada.

Ha raccontato del suo passato ai microfoni del podcast ‘The BSMT’, dai primi passi mossi dietro ad un pallone sulle orme del papà alla funzione cruciale che la sua famiglia ha avuto nella formazione non soltanto umana, ma anche calcistica della sua figura.

Passando poi per i primissimi traguardi ed un inatteso trasferimento all’Inter, poco prima che andasse in prestito al Parma: “L’ho saputo in quella circostanza. Ho incontrato il mio procuratore in Autogrill e lui mi ha chiesto cosa volessi fare, se andare all’Inter oppure no. La mia risposta è stata immediata”, ha ammesso Bastoni.

Bastoni e la richiesta di addio: “Conte non ha mai voluto”, il resto è storia

“All’Atalanta non ho avuto spazio, poi sono stato al Parma ed infine all’Inter sotto la guida di Conte. C’erano però tanti giocatori forti nel mio ruolo, come Skriniar e Godin”, ha rivelato Bastoni rievocando un pizzico di scoraggiamento per la grande concorrenza.

Bastoni esulta
Bastoni e la richiesta di addio: “Conte non ha mai voluto”, il resto è storia (LaPresse) – interlive.it

“Pensavo che non avrei mai avuto modo di giocare ed infatti ho chiesto al mister almeno cinquanta volte di esser ceduto in prestito. Lui è sempre stato contrario e mi ha tenuto. Dall’ottobre di quell’anno, ha iniziato a schierarmi con regolarità”, ha poi aggiunto il calciatore mettendo in evidenza il prezioso dettaglio sul suo possibile, immediato addio.

Le circostanze, unite alla lungimiranza di Antonio Conte all’epoca primo responsabile della panchina dell’Inter, hanno fatto sì che Bastoni abbia presto messo da parte il desiderio di voler cambiare nuovamente aria per macinare minuti essenziali. Il resto, poi, è storia.

Si sono susseguiti grandi trionfi, la chiamata in Nazionale con cui ha portato a casa l’Europeo, quindi la sua prima finale di Champions vissuta con una notte insonne sulle spalle. Adesso, tutte le proiezioni future convergono verso lo scenario di Monaco di Baviera, dove ancora una volta sarà chiamato a tirar fuori il meglio di sé per rendere orgogliosi milioni di tifosi che fremono dalla voglia di alzare l’ambitissimo trofeo.

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