Le parole del presidente nerazzurro sulla posizione del tecnico piacentino Inzaghi nelle gerarchie dell’Inter, fra addio e permanenza
A margine del consueto appuntamento mediatico organizzato dall’UEFA in vista dell’imminente finale di Champions League contro il PSG, il presidente nerazzurro Giuseppe Marotta è intervenuto ai microfoni di ’Sky Sport’ per rispondere a qualche ulteriore domanda di carattere generale.
Dopo aver condiviso le proprie sensazioni sull’approdo dell’Inter alla seconda finale in tre stagioni ed aver commentato il piazzamento dei nerazzurri in campionato, l’ex direttore della Juventus ha tenuto a precisare alcuni punti sulla posizione del tecnico Simone Inzaghi all’interno delle gerarchie societarie.
Nelle scorse ore il tecnico ha infatti ricevuto un’incredibile offerta d’ingaggio dall’Al-Hilal, club arabo di Saudi Pro League, vicina ai 48 milioni di euro percepibili in due anni.
La situazione potrebbe far vacillare buona parte delle sensazioni sulla sua permanenza nutrite finora, ma resta pur sempre collegata alle volontà della proprietà Oaktree.
Il tecnico ha quindi ribadito nel corso della conferenza stampa di voler continuare in nerazzurro, a patto che vi siano le giuste condizioni per poterlo fare. Non soltanto economiche, ma anche relative agli obiettivi da perseguire dalla prossima stagione e sul mercato, per rinforzare l’ossatura di squadra.
“Se tutte le componenti saranno al loro posto, andremo avanti insieme come abbiamo fatto finora. Ho un contratto con l’Inter, qui sto benissimo e la mia attenzione è incentrata su questo club”, ha ammesso. A giochi conclusi, tutte le riserve verranno comunque sciolte.
Marotta placa l’avanzata dell’Al-Hilal per Inzaghi: “Il ciclo non è finito”
A tal proposito, Marotta ha spento con decisione ogni fiamma libera relativa al possibile addio di Inzaghi prima che possa propagarsi senza controllo.
“Le sue sono considerazioni giuste, vuol sentirsi dire cose dalla società e noi siamo pronti a farlo. Oggi siamo concentrati su questo appuntamento storico, dopodiché ci sederemo insieme per discutere”, ha aperto il presidente dell’Inter.
“Sono ottimista perché il rapporto con l’allenatore è fantastico, c’è simbiosi ed il suo ciclo non è affatto finito. Mi auguro si possa continuare”, ha poi concluso.
Nel caso in cui Inzaghi non fosse convinto delle promesse societarie e dovesse lasciare il progetto, la dirigenza sarebbe costretta a sondare piste alternative. Fra i papabili sostituti, come raccontato anche da ‘interlive.it’, figurano tanto Cesc Fabregas come Massimiliano Allegri, sebbene quest’ultimo sembri entrato nelle grazie del Napoli come post Antonio Conte.