Un classe 2007, ottimo nell’anticipo e forte in marcatura, e tatticamente versatile: potrebbe intrigare il club nerazzurro
Serve un giovane di belle speranze da affiancare ad Acerbi e de Vrij. Certo, non è escluso che l’Inter possa provare a portare a Milano un nome grosso. Un Kim, per esempio. Tutto, ovviamente, dipende dal prezzo e dalla volontà del giocatore di venire incontro alla possibilità di una riduzione dell’ingaggio. E mentre si continua a pensare a profili interessanti come quelli di De Winter e Bijol, si ragiona anche sulla possibilità di ringiovanire subito la rosa aggiungendo un centrale da formare, sotto l’ala protettiva dei due vecchietti: Acerbi e de Vrij.
Per l’olandese, la permanenza a Milano sembra scontata. Per Acerbi nulla è ancora deciso: l’Inter ha già fatto scattare il rinnovo automatico, ma in caso di segnali negativi (magari durante il Mondiale per Club) potrebbe anche pagare una piccola penale per svincolarlo. A ogni modo, servirà aggiungere subito un altro centrale. Giovane, come piace a Oaktree, e fisicamente integro, per poter avere una sicurezza in panchina.
In Italia, il profilo più interessante è quello di Giovanni Leoni del Parma. Ma ci sono nomi che potrebbero piacere anche all’estero. Anche l’Inter, secondo alcune voci, sarebbe per esempio sulle tracce di Nunzio Engwanda, talentino dell’Academy dell’Anderlecht. I nerazzurri sanno di dover affrontare un’agguerrita concorrenza, ma non è escluso un tentativo. Magari con un piano già scritto: aggregarlo inizialmente alla primavera o lasciato in prestito all’Anderlecht per un altro anno.
Come Kompany: occhio a Nunzio Engwanda
Il classe 2007 è oggi considerato uno dei migliori prospetti belgi della sua generazione. Un giocatore versatile, tecnicamente già evoluto, tatticamente intelligente e forte fisicamente. Può fare il centrale, il mediano e, volendo, pure il terzino destro. Sa giocare la palla e tenere ogni posizione. Inoltre ha una dote fondamentale per un difensore: la calma. Ha insomma il passo di un vecchio libero… Sa leggere il gioco, intervenire al momento giusto con la giusta aggressività, con pulizia. Ecco perché in patria lo associano al primo Kompany.
Rispetto all’attuale allenatore del Bayern è meno grosso, ma è comunque un bel giocatore in termini di atletismo: è preciso, affidabile ma anche solido. Ha già collezionato qualche presenza con i grandi dell’Anderlecht, ma per la Serie A sarebbe comunque una scommessa rischiosa. Di certo è arrivato a un livello che gli consente di fare un passa in avanti. Ma magari gli conviene rimanere in Belgio almeno un altro anno. Ha grandi qualità e sembra aver già maturato un’importante efficienza difensiva, ma deve crescere a livello tattico e in termini di esperienza.
Se l’Inter vuole davvero investire, come dichiarato da Oaktree, in giovani promettenti per potersi garantire i campioni del domani, Nunzio potrebbe essere un colpo giustificato. Già ora, così giovane, appare come un difensore composto e completo. E le sue potenzialità tecniche lo rendono un profilo adattabile anche a centrocampo. Sotto la guida di Acerbi e de Vrij potrebbe crescere in fretta…
Nunzio Engwanda 🇧🇪✨#VamosAnderlecht🟣⚪️ pic.twitter.com/8143YSSfIq
— RSC Anderlecht España 🇪🇸 (@AnderlechtES) July 11, 2024
Fra i giovanissimi dell’Anderlecht potrebbe esserci anche un altro giocatore interessante per l’Inter: è il mediano Nathan De Cat, che a sedici anni si è già fatto notare con 6 presenze in Jupiler Pro League dimostrando tenacia, maturità e buona qualità tecnica. Sempre in difesa, un altro nome interessante è quello del diciottenne Ludovick Wola-Wetshay: centrale mancino alto uno e novantacinque, molto abile tecnicamente e forte di testa.