Cristian Chivu è il nuovo allenatore dell’Inter: il tecnico sarà subito chiamato a suscitare la reazione della squadra dopo la finale di Champions League
È passata più di una settimana, ma la delusione è ancora tanta per quello che poteva essere e non è stato. L’amarezza la fa da padrone in casa Inter, ma c’è stato anche poco tempo per metabolizzarla tra la necessità di andare subito in nazionale, quella di affrontare il Mondiale per club e per ultima, ma non per importanza, l’esigenza di ricaricare le pile.

Lo sforzo è stato massimo per restare in corsa fino alla fine su tutti i fronti e la grande delusione finale di non aver portato a casa nessun trofeo pesa sulla testa e sulle gambe dei calciatori. In più è cambiato l’allenatore ed è finito un ciclo.
Per tutte queste ragioni, l’esperienza di Cristian Chivu da primo allenatore dell’Inter non inizia sotto i migliori auspici. O meglio, le condizioni non sono sicuramente le migliori. Per prima cosa, l’ex difensore dovrà cercare di innescare il feeling con il gruppo, toccare delle corde emotive già per il Mondiale per club, poi pensare alla tattica. E c’è una frase del passato che può venirgli in aiuto.
Chivu e il discorso sull’automotivazione: “Due pizze in faccia”
In un’intervista di meno di un anno fa a ‘Radio Tv Serie A’, Chivu ha sviscerato diversi temi di passato, presente e futuro, raccontando anche diversi aneddoti del suo passato da calciatore. È difficile restare sulla cresta dell’onda per tanti anni e in club importantissimi. Per questo, il nuovo allenatore dell’Inter ha dovuto spesso fare ricorso a delle tecniche personali di motivazione per tentare di essere sempre al top della forma.
“Andavo allo specchio e mi davo due pizze in faccia“, ha detto. Non pretendiamo che ora lo facciano anche campioni come Bastoni, Barella o Calhanoglu, parsi in evidente calo nell’ultimo periodo, ma a cui l’Inter deve essere sempre grata per ciò che sono riusciti a fare.
È un esempio, però, di come un tecnico così attento al rapporto con i calciatori e alla psicologia dello spogliatoio e dei singoli che lo compongono possa subito riuscire a dare una scossa importante. È la speranza di tutta l’Inter, anche quella che si respiri un’aria nuova, magari quella delle vittorie. E non solo degli appuntamenti mancati.