Cristian Chivu mette subito mano alla rosa: Nicolò Barella potrebbe giocare in un nuovo ruolo al Mondiale per club
La spedizione dell’Inter al Mondiale per club è iniziata, anche se ancora il gruppo a disposizione non è al completo. Ci sarà tanto da dire e da raccontare in tema di calciomercato, e sono già arrivati Sucic e Luis Henrique, ma nel frattempo il tecnico rumeno dovrà fare bene con la rosa che ha già a disposizione e cercando di superare almeno il girone prima di vedersela anche con le altre big europee.
Per la prima partita del 18 giugno non ci sarà Hakan Calhanoglu. Il regista turco ha subito un nuovo infortunio nella finale di Champions League contro il Psg e non sarà a disposizione. La sua alternativa naturale sarebbe Kristjan Asllani, ma secondo quanto filtra, a diversi giorni dal match d’esordio, non dovrebbe toccare all’ex Empoli, dato in uscita durante la sessione di mercato estiva.
Anzi, Chivu potrebbe subito stupire e dare una soluzione diversa al suo centrocampo. Infatti, l’ex Parma potrebbe puntare subito su Nicolò Barella nel vivo del gioco, in un ruolo tutto nuovo da playmaker puro, proprio lì dove di solito gioca Calhanoglu.
È l’alba di un nuovo Barella: pro e contro del cambio di posizione
Il primo vantaggio di una soluzione di questo tipo è che Barella completi la sua trasformazione da costruttore di gioco puro, abbandonando gli inserimenti in area come mezzala. Il centrocampista sardo è abile nel creare l’azione, ma lo farebbe comunque con caratteristiche diverse da Calhanoglu, più o meno come fa Vitinha con il Psg e con rotazioni di posizione continue.
L’altro pro è che in questa maniera uno tra Sucic e Frattesi potrebbe subito avere spazio sul centro-destra. L’Inter ha necessità anche di caratteristiche di corse in avanti e inserimento, altrimenti c’è il rischio di far girare troppo il pallone ed essere poco diretti e trovare pochi gol con il centrocampo. Inoltre, Chivu col Parma amava alzare le mezzali in fase di costruzione e lasciare un solo centrocampista basso.
Ci sono, però, anche degli svantaggi, soprattutto in fase difensiva. Barella deve imparare nuove fasi di pressing, presidiare l’area e mantenere anche la posizione, soprattutto vincere contrasti e coprire tutti i buchi. Calhanoglu ci è riuscito anche grazie alla sua fisicità, lui potrebbe soffrire quella zona di campo. Ma lo capiremo solo tra pochi giorni e non sarà comunque una scelta definitiva.