Il club nerazzurro ha preso la sua decisione sul gioiello di casa: resterà a Milano con una doppia opportunità di mostrare il suo talento
Forse non era previsto. Certamente non era stato pianificato, quanto meno non in questi termini e con queste tempistiche, ma l’addio di Simone Inzaghi all’Inter, concretizzatosi pochissimi giorni dopo la finale di Champions persa malamente contro il PSG, ha aperto una nuova possibilità. Un fronte inedito, sfruttato dal club meneghino al motto di ‘fare di necessità virtù’.
Questa la cornice che ha accompagnato la dirigenza del club di Viale della Liberazione nella scelta di affidare la panchina della prima squadra a Cristian Chivu, L’uomo di casa. Il giocatore che, agli ordini di José Mourinho, fu uno dei protagonisti del Triplete nell’anno di grazia 2010.
Lo stesso che poi, avviata la carriera di tecnico nelle Giovanili dell’Inter, portò in bacheca il decimo Scudetto Primavera della storia della società milanese. Sempre il medesimo capace di condurre alla salvezza il Parma, di cui ha preso le redini lo scorso 18 febbraio in sostituzione dell’esonerato Fabio Pecchia.
Sulla falsariga – sebbene ciascun personaggio sia stato protagonista di differenti percorsi e di una differente identificazione col club di riferimento – della scelta fatta dalla Roma con Claudio Ranieri e dalla Juve con Igor Tudor, anche l’Inter si è affidata ad un profilo familiare. Che conosce l’ambiente. E che porta con sé anche l’indubbia qualità di saper lavorare egregiamente coi giovani, come dimostra lo splendido percorso nel settore giovanile alla Pinetina.
De Pieri, stop alla cessione: il talento si sdoppia
Il caso, ma qualcuno lo chiama destino, ha poi voluto che l’ex difensore mancino dai piedi educatissimi abbia rilevato l’incarico di allenatore della prima squadra dell’Inter proprio poche settimane dopo la vittoria dello Scudetto Primavera da parte della compagine allenata da Andrea Zanchetta. Ecco che così, in qualche modo, il cerchio si chiude.
Già perché, coerentemente coi propositi di Marotta ed Ausilio di rafforzare la politica dei giovani per poi avere maggior libertà di manovra sul mercato per acquistare i big già messi nel mirino, quale miglior profilo di Cristian Chivu potrebbe soddisfare tale esigenza? Il mister rumeno è certamente sensibile al valore dei talenti in erba che, di fatto, si è ritrovato in casa appena varcati i cancelli del ‘Suning Training Center‘.
Probabilmente grazie alla presenza di Chivu è anche cambiato il destino di Giacomo De Pieri, uno dei talenti più fulgidi dell’Under 19 Campione d’Italia. Ala destra dell’Inter Primavera, protagonista in campionato con 9 gol e 5 assist, ma ottimo anche nel rendimento in Youth League con 2 gol e 4 assist, il giocatore originario del Veneto sembrava destinato, fino a qualche giorno fa, al nuovo Palermo di Pippo Inzaghi.
Proprio Simone, il fratello del tecnico fresco di promozione in A col Pisa, ha già fatto esordire in Champions League il mancino, regalandogli una gioia che il ragazzo difficilmente dimenticherà. Oggi, approfittando del lancio della Squadra B dell’Inter, che inizierà dalla Lega Pro grazie alla mancata iscrizione al campionato della Spal, De Pieri resterà nerazzurro.
Per lui si prospetta una stagione fatta di convocazioni (e magari minuti) in prima squadra ma anche di un presumibile largo impiego nella nuova realtà Under 23 allenata dall’ex Feralpisalò Vecchi.